domenica,Gennaio 19 2025

Vibo, tensione durante il Consiglio sull’acqua: scontro tra Colelli (Pd) e un cittadino presente in aula

I due diretti interessati spiegano quanto accaduto a Il Vibonese: «L'alterco è stato solo il frutto di un'incomprensione del momento chiarita poco dopo»

Vibo, tensione durante il Consiglio sull’acqua: scontro tra Colelli (Pd) e un cittadino presente in aula

Consiglio Comunale sull’emergenza acqua non senza tensioni a Vibo Valentia. L’assise straordinaria aperta alla cittadinanza è durata circa cinque ore, con un unico punto all’ordine del giorno, appunto, le “problematiche inerenti al servizio idrico”. Al riguardo, da segnalare lo scontro quasi fisico registratosi in aula tra il capogruppo del Partito democratico Francesco Colelli e l’architetto Francesco La Bella, uno dei cittadini presenti in platea. Il motivo? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati. «Alla base – spiega La Bella a Il Vibonese – c’è stata un’incomprensione, frutto della gravità della situazione. Con Colelli ci siamo chiariti subito dopo. Ero venuto con l’intenzione di esprimere il mio malcontento nei confronti dei consiglieri di minoranza di oggi, che ieri erano in maggioranza, e che non hanno fatto nulla per risolvere il problema dell’acqua. Io abito in via Scrimbia a Vibo e sono costretto, ogni dieci giorni, a farmi portare l’acqua da un privato cittadino, pagando 70euro a viaggio. Può immaginare quanto sia arrabbiato. Ma, quando ho visto il consigliere Colelli rivolgersi con toni e gesti al presidente del consiglio Antonio Iannello il sangue mi è arrivato alla testa. Il suo compito in una fase come questa doveva essere quello di ascoltare i cittadini e poi cercare di dare delle risposte concrete».

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Nell’occasione l’architetto ci tiene anche ad esplicitare quello che avrebbe voluto dire nel corso del consiglio. «Il Comune di Vibo Valentia – spiega – è responsabile della gestione della rete idrica pubblica e della fornitura di acqua potabile, un servizio essenziale che dovrebbe garantire 24 ore su 24 l’accesso a un bene fondamentale nelle case di tutti i cittadini. Purtroppo, la realtà è ben diversa. L’acqua arriva per non più di 5-6 ore al giorno e non per tutti. Spesso è non potabile, di colore marroncino e con una pressione bassissima. È una situazione inaccettabile – prosegue – che pesa su ogni famiglia e mina la qualità della vita dei cittadini. Ora voglio rivolgere un messaggio chiaro a tutti i consiglieri: “chi è senza colpe scagli la prima pietra“. Alla nuova amministrazione, invece, chiedo di fare di più: state accanto ai cittadini, riconoscete che l’acqua che arriva nelle nostre case non è potabile e non è un servizio adeguato, applicate uno sconto significativo sulle bollette, perché non è giusto che i cittadini paghino come se stessero ricevendo acqua potabile e un servizio efficiente. Questa è una battaglia di dignità e rispetto per la nostra comunità. Non è più il tempo delle promesse, ma delle soluzioni. I cittadini di Vibo meritano acqua pulita, potabile e continua».

A confermare che l’alterco è stato frutto di un’incomprensione ci pensa anche il capogruppo del Pd. «La mia interlocuzione con il presidente Iannello – spiega Colelli – era tesa proprio a dare celermente voce alla cittadinanza, visto che si stava perdendo tempo a cercare di far sedere le persone presenti. Purtroppo in quei concitati momenti il mio intervento è stato frainteso dall’architetto La Bella. Con lui, tuttavia, ci siamo chiariti subito dopo».

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