«Basta aggressioni, la sicurezza degli operatori sanitari sia una priorità assoluta»: l’Ordine dei medici di Vibo incontra questore e prefetto
Il presidente Enzo Natale ha chiesto che vengano adottate misure concrete, anche attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico. Ma si è parlato anche di altro: proposto l'avvio di corsi per le forze dell'ordine sull'uso del defibrillatore
Il tema delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari è stato al centro di due importanti incontri che hanno visto protagonista stamane l’ufficio di presidenza dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Vibo Valentia, composto da Vincenzo Natale (presidente), Raffaele Bava (vicepresidente), Francesco Arena (segretario) e Stefania Barone (tesoriere). La delegazione ha incontrato prima il questore di Vibo Rodolfo Ruperti, quindi il prefetto Anna Aurora Colosimo.
«In un clima di ascolto e ampia condivisione – è scritto in una nota diffusa dall’Ordine – sono stati trattati temi strategici riguardanti la Salute e la Sicurezza; in particolare il presidente Enzo Natale trattando il tema della violenza agli operatori sanitari ha inteso rendere l’Ordine professionale interprete delle reali necessità dei propri iscritti, intervenendo a tutela loro e dell’istituzione ordinistica in un momento storico della Sanità vibonese assurta negativamente senza alcuna preliminare, doverosa, circostanziata, valutazione interpretativa di fatti ed eventi, alle cronache dei mass-media di tutta Italia come degradata e pericolosa per la salute dei cittadini». «Occorre – ha detto Natale – coniugare la tutela della professionalità dei medici con l’imperativo etico di curare bene nell’interesse primario della collettività. I nostri medici e infermieri lavorano in condizioni estremamente difficili, spesso mettendo a rischio la propria incolumità per fornire assistenza ai pazienti. È essenziale che vengano adottate misure concrete per garantire la loro sicurezza».
L’impegno di questore e prefetto
Il questore Rodolfo Ruperti ha affermato che «la sicurezza di tutti i professionisti è una linea rossa che non può essere oltrepassata» e per tale motivo è stato potenziato il posto fisso di Polizia all’ospedale di Vibo Valentia ed è stata data la disponibilità per un pronto intervento in caso di necessità attraverso la chiamata al numero diretto della centrale operativa oltre a quella del 112. «Per quanto riguarda le postazioni dell’ex Guardia Medica e degli altri presidi (già dotati di un sistema di videosorveglianza) – prosegue la nota – si è dichiarato disponibile a potenziare l’intervento con i propri uomini proponendo anche una collaborazione con i carabinieri che hanno una distribuzione più capillare sul territorio».
Dopo l’incontro in Questura, i rappresentanti dell’Ordine si sono recati in Prefettura: «Il prefetto Anna Aurora Colosimo ha accolto le preoccupazioni esposte e ha assicurato che saranno prese in considerazione tutte le possibili soluzioni per migliorare la sicurezza negli ospedali e negli ambulatori». «È nostro dovere – ha detto Colosimo – proteggere chi si prende cura della salute dei cittadini. Avvieremo un tavolo di confronto con le forze dell’ordine e le autorità competenti per valutare le misure più efficaci da attuare».
Corsi per l’uso del defibrillatore per le forze dell’ordine
Sia il questore che il prefetto hanno poi accolto con favore la proposta dell’Ordine di tenere dei corsi di primo soccorso con l’aiuto del defibrillatore. «È stato evidenziato, nell’ambito della cultura della vita, l’importanza del ruolo delle forze dell’ordine nel primo soccorso a cittadini vittime di patologia acuta quale l’arresto cardiaco che necessita di un intervento precoce anche con il defibrillatore; anche perché questi apparecchi salvavita sono stati donati qualche anno addietro dalla Fondazione Veronesi sia alla Prefettura che alla Questura. La proposta è di estendere la progettualità di tenere corsi sulle tecniche salvavita a tutte le forze di polizia sul territorio a completamento della legge che ha introdotto l’insegnamento del primo soccorso nelle Scuole di primo e secondo grado su iniziativa referendaria proposta da Enzo Natale e Mario Balzanelli (Presidente del SIS 118) che ha permesso la raccolta di 95000 firme di cittadini italiani».
I due incontri sono terminati con l’impegno reciproco a mantenere un dialogo costante e a monitorare l’efficacia delle misure adottate anche attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico presso l’Ordine dei medici, «perché la sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta». «Vogliamo fare sentire l’irrinunciabile presenza, significativa di testimonianza e vicinanza ai colleghi medici. Solo attraverso una stretta collaborazione possiamo sperare di garantire un ambiente di lavoro più sicuro e sereno», ha concluso il dottor Natale.
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