Anziano minacciato e rapinato in casa nel Vibonese di 10 mila euro, respinti due arresti
La Procura di Vibo Valentia ha però fissato l’incidente probatorio per “cristallizare” una prova testimoniale
Rigettato dal Tribunale del Riesame l’appello della Procura di Vibo Valentia avverso la decisione del gip di non concedere alcuna misura cautelare nei confronti di due giovani di Acquaro, S. G., 33 anni, e C.D.I., 40 anni, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine, che gli inquirenti ritengono gli autori della rapina consumata il 23 marzo scorso ai danni di un anziano legato dentro casa ad una sedia e minacciato di morte con un coltello. Diecimila euro il “bottino” della rapina ai danni di F.P., 80 anni, che vive da solo. Immediate erano state le indagini dei carabinieri del Norm di Serra San Bruno e della Stazione di Arena che avevano individuato due giovani ritenuti gli autori della rapina. La Procura di Vibo, sulla scorta degli elementi raccolti, aveva quindi chiesto al gip l’arresto, negato però dal magistrato ed ora anche dal Tribunale del Riesame che ha in questo caso accolto le argomentazioni difensive dell’avvocato Antonio Barilaro.
Nel frattempo, però, l’ufficio di Procura ha chiesto al gip un incidente probatorio per “cristallizzare” le dichiarazioni di un testimone che ha raccontato ai carabinieri di aver visto passare per la piazza di Acquaro di notte, ed in un orario compatibile con l’avvenuta rapina, due giovani. L’incidente probatorio, finalizzato all’acquisizione definitiva della prova testimoniale e ad impedire che il teste possa essere avvicinato o minacciato allo scopo di ritrattare, è stato fissato per l’1 febbraio.