Sant’Onofrio, Comune e società sportiva siglano la pace ma la minoranza insorge: «Il sindaco scappa, chi paga la sua guerra persa?»
Dopo anni di scontri e ricorsi incrociati al Tar l’Amministrazione decide di stipulare una nuova convenzione con l’Asd che gestisce l’impianto sportivo a patto che cadano i contenziosi in atto. Una scelta che l’opposizione bolla come tardiva e opportunistica
Non si placa la questione relativa all’attrito creatosi tra l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonino Pezzo e l’Asd Sant’Onofrio, squadra sportiva militante nel campionato di Prima Categoria. La diatriba, appunta, riguardava e riguarda la concessione del campo sportivo Domenico Ten. Rizzo al club giallorosso che da tempo, ormai, non può contare pienamente sulla struttura. Nel corso degli ultimi anni si sono sempre più inaspriti i rapporti tra le parti, con l’attuale amministrazione che ha più volte chiesto la revoca della concessione dello stadio alla società sportiva. Fin qui, però, il Tribunale amministrativo regionale ha sempre dato ragione al club giallorosso e condannando il Comune anche a un indennizzo economico. Da mesi, comunque, sono iniziati i lavori di ristrutturazione all’interno del campo, su ordine del Comune, con gli stessi che sono in dirittura d’arrivo dal momento che è già stata fatta la recinzione, i cancelli si stanno ultimando, le panchine nuove sono state realizzate e sono stati spostati anche i pali dell’illuminazione.
La delibera della “pace”
Insomma, un’apertura di “armistizio” da parte dell’Amministrazione comunale ufficializzata da una delibera di giunta dello scorso 3 gennaio, riguardante l’accettazione della proposta di rinegoziazione della convenzione per la gestione del campo sportivo. In quell’occasione, infatti, si è riunita la giunta (assente il sindaco Antonino Pezzo) formata dal vice sindaco Francesco Lopreiato e dell’assessore Erminia Furci. Il succo dell’incontro era quello di accettare la proposta di rinegoziazione della convenzione e di incaricare il responsabile dell’area tecnica di informare la proponente (dunque l’Asd Sant’Onofrio) in merito all’accettazione della proposta.
La delibera in questione ricorda che «in data 23/12/2024, l’Associazione A.S.D. Sant’Onofrio Calcio ha presentato formale proposta di rinegoziazione della convenzione relativa alla gestione del campo sportivo comunale», specificando che «include impegni relativi alla gestione trasparente e condivisa dell’impianto e alla rinuncia ai contenziosi pendenti, con l’obiettivo di garantire l’ottimale utilizzo dell’impianto e tutelare l’interesse pubblico». Da qui le considerazioni dell’Esecutivo, contenute sempre nell’atto: «Tale proposta rappresenta un’opportunità per il Comune di risolvere in via bonaria le controversie pendenti, evitando oneri e incertezze derivanti dal contenzioso, e al contempo di ridefinire le modalità di gestione del campo sportivo in linea con i principi di efficienza e trasparenza». Infine, si precisa che «la proposta prevede l’accettazione da parte del Comune con efficacia ipso iure della nuova convenzione e la risoluzione automatica della precedente, nelle parti oggetto di modifica, garantendo un passaggio immediato e privo di interruzioni nella gestione».
«Agire privo di coerenza»
Una sorta di dietrofront dunque da parte dell’amministrazione comunale, apprezzato nel merito dall’opposizione ma criticato ferocemente dal punto di vista politico dagli stessi esponenti della minoranza, Giuseppe Alibrandi e Salvatore Bulzomì. Proprio questi ultimi, attraverso un comunicato stampa, hanno voluto mettere in evidenza i propri dubbi e anche (secondo loro) il vero intento di questo tendere improvvisamente la mano: «L’amministrazione comunale ci ha abituato, ormai, a un’agire privo di coerenza e visione strategica, ma con questa delibera di Giunta ha superato sé stessa. Se da un lato accogliamo con favore la decisione di rinegoziare la convenzione con la società sportiva ASD Sant’Onofrio Calcio per restituire finalmente ai cittadini la possibilità di fruire dell’impianto sportivo, dall’altro non possiamo non denunciare il percorso oscuro e contraddittorio che ha portato a questa scelta». Ma andiamo con ordine, ecco cosa pensano gli esponenti di minoranza sopra menzionati: «È bene chiarire subito un punto: quello che oggi viene venduto come un atto di buon senso per evitare contenziosi e salvaguardare le casse comunali, è in realtà il tardivo tentativo di mettere una pezza a un comportamento amministrativo che, per anni, ha prodotto danni enormi alla comunità. Tra l’altro una delibera di giunta che stranamente registra l’assenza del sindaco, ma che di certo non può esimerlo dall’assumersi le proprie responsabilità».
E poi: «Quando noi dicevamo che questi scontri avrebbero danneggiato la comunità di Sant’Onofrio, impedendole di usufruire dell’impianto sportivo, l’amministrazione comunale dov’era? Quando noi chiedevamo di trovare una soluzione bonaria sin dal principio, evitando costosi e inutili contenziosi, l’amministrazione comunale dov’era? Quando noi denunciavamo che i contenziosi avrebbero arrecato un grave danno economico all’ente pubblico, l’amministrazione comunale dov’era? E ora, la parcella dell’avvocato per tutti questi anni di battaglie legali inutili, chi la paga?. La risposta è chiara, ovvero che l’amministrazione era ostinatamente impegnata a voler estromettere la ASD Sant’Onofrio dall’impianto sportivo, a ogni costo e con motivazioni che oggi appaiono ancora più nebulose».
«Improvvisamente sparite le accuse di comportamenti illegali da parte dell’Asd»
Attriti sempre più ruvidi che la stessa opposizione ricorda così: «Il Sindaco, durante le sue ripetute dichiarazioni pubbliche, ha sempre giustificato il conflitto con la Asd Sant’Onofrio parlando di comportamenti illegali e illegittimi della società sportiva. L’obiettivo dichiarato era chiaro: tutelare i cittadini dall’operato scorretto della società e garantire la gestione dell’impianto a soggetti più affidabili. Oggi, improvvisamente, l’amministrazione cambia rotta. L’interesse pubblico non è più quello di eliminare le illegalità, ma di evitare i costi dei contenziosi e restituire l’impianto alla cittadinanza. Una giravolta politica che lascia molti dubbi: se la società era così inadempiente, perché non si è portato avanti il procedimento legale?». E ancora: «Dietro questa decisione non c’è l’interesse pubblico, ma qualcosa di molto più profondo, nonché anche il disperato tentativo di mascherare anni di errori amministrativi e gestionali. La vicenda della Asd Sant’Onofrio è solo l’ennesima dimostrazione di come questa amministrazione navighi a vista, senza obiettivi chiari, senza un piano, senza una visione per il futuro del nostro paese».
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