Protesta di infermieri e oss di Vibo rimandata per rispetto alla camera ardente di Chiaravalloti
Questa mattina dinanzi alla sede della Regione avrebbe dovuto tenersi una manifestazione di lavoratori e sindacati contro il mancato rinnovo dei contratti da parte dell’Asp. Tutto rinviato a domani
L’appuntamento per manifestare era per questa mattina a Catanzaro, dinanzi alla sede della Regione. Ma infermieri, oss e rappresentanze sindacali di Vibo hanno deciso di desistere rimandando tutto a domani per rispetto nei confronti della camera ardente allestita per rendere omaggio alla salma dell’ex governatore Giuseppe Chiaravalloti, deceduto ieri all’età di 90 anni.
La situazione all’Asp di Vibo Valentia è ormai esplosiva, dopo la decisione della triade commissariale che guida l’Azienda di non rinnovare i contratti a tempo determinato a 23 operatori sanitari che dal 31 dicembre sono a casa. Circostanza che ha innescato conseguenze a catena, a cominciare dal trasferimento di personale in forza ad altri ospedali vibonesi per sopperire alla mancanza di infermieri e oss nel nosocomio principale, lo Jazzolino di Vibo.
Ormai gli allarmi e le prese di posizione, tutte critiche, non si contano più. E anche la politica ha progressivamente alzato i toni, fino alla richiesta del consigliere regionale Francesco De Nisi di convocare i commissari di Vibo per un’audizione nella III Commissione del Consiglio regionale.
Lavoratori, associazioni, sindacati ed esponenti politici stanno facendo continuamento appello anche al presidente della Regione Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta della sanità calabrese, ma le risposte tardano ad arrivare. La situazione, oggettivamente, non è facile da risolvere, perché se da una parte è evidente il paradosso di un Asp che “taglia” nonostante le carenze d’organico, dall’altra la burocrazia regionale afferma l’esatto contrario, ritenendo, tabelle alla mano, che a Vibo il personale sia in esubero, a causa degli scarsi servizi effettivamente erogati che non consentono, sulla carta, di giustificare numeri alti in pianta organica. A farne le spese, però, sono i cittadini, già alle prese con una sanità decisamente al di sotto degli standard ottimali e ora costretti a subire ulteriori disagi a causa della mancanza di personale, coma lo stop dei ricoveri in un reparto di Medicina generale, denunciato da una sigla sindacale.