Il 2025 sembra essere l’anno dei grandi numeri per l’Avis di Vibo: tra Arena e Coccorino in un giorno raccolte ben 61 sacche di sangue
La campagna prende piede sempre più e la presidente del sodalizio provinciale Caterina Forelli promette maggiore presenza sul territorio per promuovere le donazioni
«Esordio 2025 col “botto”», commentano dalla sede provinciale di Avis all’indomani delle due campagne di donazione svoltesi domenica tra Arena e Coccorino di Joppolo. «Un inizio d’anno sorprendente, questo, in cui abbiamo già raggiunto 61 sacche di prezioso e vitale “farmaco” – ha fatto sapere in una nota stampa il presidente provinciale, Caterina Forelli, orgogliosa dei propri volontari -. Conferma il proprio attivismo anche la piccola e virtuosa comunale di Arena che, presieduta da Nicola Larobina, in una raccolta straordinaria ha raggiunto 36 sacche, con i ringraziamenti a Domenico Lombardo (prima donazione) e allo staff (dottoressa Lucia Lagala, Federica Callipo e Vincenzo Serratore, infermieri, e a Rosario Musolino, corriere). Stupisce poi la prima raccolta a Coccorino, piccola frazione di Joppolo che conta 400 abitanti dove, grazie all’associazione “Donna ‘Ca”, presieduta da Pietro Giuliano (vice Giuliano Sterza, tesoriere Michele Quaranta, segretario Fabio Zappia e Andrea Mante e Anna Preiti nel direttivo), si sono raccolte 25 sacche grazie all’autoemoteca fornita dalla provinciale (con il dottore Giuseppe Barbuto, infermiera Federica Corigliano, corriere Carmelo De Renzo, con la collaborazione delle ragazze del servizio civile, Jessica e Domenica)».
Un esordio, prosegue la nota stampa, «che fa ben sperare per il futuro visto anche che ben 20 di questi donatori sono nuovi. Venti nuovi “supereroi”, pronti a porgere il braccio per contribuire alla causa. Con tale gesto l’associazione joppolese punta a valorizzare il territorio di riferimento anche tramite le risorse umane e lo spirito solidaristico, mirando a rafforzare il legame con i cittadini, che chiedono di poter contribuire al benessere collettivo del territorio provinciale, anche nel campo del dono». Ingranata la quarta, ora l’Avis provinciale «è intenzionata ad aumentare la propria, “invadente”, presenza nei territori, anche attraverso l’utilizzo dell’autoemoteca perché – ha poi concluso il gruppo Avis provinciale nella sua nota stampa – se Maometto non va alla montagna, la montagna si sposterà per lui. E qualche problema di salute lo risolverà».