Le comunità di Gasponi e Brattirò festeggiano il 25esimo anno di sacerdozio di don Sergio Meligrana
La celebrazione è iniziata il 5 gennaio con una messa solenne presieduta dal vescovo Attilio Nostro seguita da un momento conviviale dove sono stati condivisi aneddoti sul suo percorso di vita
Festa grande nei giorni scorsi per le due comunità di Gasponi e Brattirò, unite nella celebrazione del 25esimo di sacerdozio del parroco don Sergio Meligrana. La sua ordinazione, che risale al 5 gennaio del 2000, in molti la ricordano come un evento davvero importante sia per Gasponi, suo paese di origine, che per la Diocesi di Mielto-Nicotera-Tropea che lo ha accolto. Don Sergio Meligrana, che compierà 50 anni a dicembre di quest’ano, è stato festeggiato prima nella comunità di Gasopni, giorno 5 gennaio, con una messa solenne nella chiesa di Sant’Acindino martire presieduta dal vescovo Attilio Nostro e da un nutrito gruppo di parroci del comprensorio. Successivamente i festeggiamenti sono proseguiti nei locali dell’ex scuola media, dove la comunità lo ha accolto a braccia aperte per un momento conviviale dove non sono mancati racconti e aneddoti sul suo percorso di vita. Nella giornata di lunedì poi, è toccato ai parrocchiani di Brattirò celebrarlo con una messa ed un secondo momento conviviale nei locali dell’ex scuola media del paese.
«Voglio e debbo rendere grazie al Signore per quanto mi ha dato – ha affermato don Sergio durante il suo intervento in chiesa a Gasponi -, la mia famiglia: i miei genitori, che oggi ricordano i 50 anni di matrimonio, mia sorella, segno di predilezione divina nella vita mia e della mia famiglia, gli zii e i cugini; questo mio paese in cui sono cresciuto con tutti gli amici e questa mia parrocchia in cui ho ricevuto il battesimo e sono entrato a far parte nella Chiesa cattolica; i miei parroci, don Michele Loiacono e don Giuseppe Furchì, e i tanti sacerdoti che pur diversi per indole e formazione hanno vissuto con radicalità evangelica la loro vocazione a servizio di Dio e del suo popolo e mi hanno dato l’esempio; il carisma oblato e l’esempio di santità del beato Francesco Mottola e tutte le oblate e gli oblati del Sacro Cuore con cui condividiamo il cammino. Tra tutte un pensiero va a Laura Aquila e alla sua vita radicalmente evangelica; i miei vescovi, mons. Cortese, mons. Renzo e mons. Nostro».
«Un pensiero – ha proseguito il presule – va anche al vescovo che mi ha ordinato presbitero, mons. Girolamo Grillo di felice memoria, e tutti i confratelli nel sacerdozio che mi ha messo accanto nella grande famiglia del presbiterio diocesano; le comunità parrocchiali e tutte le persone affidate al mio ministero sacerdotale, per tutto e per tutti rendo grazie al Signore. Voglio salutare e ringraziare il vescovo e i sacerdoti qui convenuti, il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli e i componenti dell’amministrazione comunale. Un ringraziamento particolare – ha aggiunto ancora don Sergio nel suo discorso in chiesa – è giusto e doveroso farlo a quanti hanno speso tempo e fatica per organizzare logisticamente i festeggiamenti a cui siamo tutti invitati dopo la santa Messa. Grazie di tutto, grazie di cuore. Debbo poi chiedere perdono a Dio e a voi fratelli e sorelle, per i limiti della mia persona che non ha saputo corrispondere appieno alla sua grazia: per tutto l’amore ricevuto e non corrisposto, chiedo perdono. Infine prego il Signore per il tempo che ancora vorrà concedermi perché io possa essere un sacerdote secondo il suo cuore. Una cosa so con certezza: io voglio servire il Signore nella sua Chiesa per tutti i giorni della mia vita, per lui vivere, per lui morire».
Don Sergio Meligrana, appena ordinato sacerdote, è stato destinato dapprima alla parrocchia di Drapia e poi di Caria per dare una mano al parroco don Giuseppe Furchì che ha retto fino al 2011, anno della sua morte, le comunità di Gasponi e Brattirò. Successivamente don Sergio è rimasto parroco a Gasponi e Brattirò. Questi 25 anni di cammino insieme rappresentano per entrambe le realtà e lo stesso parroco un percorso di unità, fratellanza e impegno. «Mi reputo un sacerdote fortunato per le comunità che mi sono state assegnate, dove c’è collaborazione e partecipazione, e di cui mi prendo cura – ci ha fatto sapere don Sergio -. Sono, a cominciare da Gasponi, i luoghi sereni dove sono nato e cresciuto e dove, prima sotto don Michele Loiacono e poi con don Giuseppe Furchì, ho iniziato a muovere i primi passi verso la mia scelta in Cristo».
Nel suo ministero don Sergio Meligrana continua a portare avanti gli impegni presi dal suo predecessore, don Furchì, il quale nella parrocchia di Gasponi aveva intrapreso circa trent’anni fa un percorso di adozione a distanza. A Brattirò, invece, assieme alla comunità intera continua a sostenere l’attività di don Lambert, missionario in Burundi, il quale solitamente ogni anno torna in Italia anche per fare visita ai brattiroesi. Dopo una vita di fede intensa, tanto studio ed una laurea triennale in Lettere, don Sergio a febbraio conseguirà la magistrale in Scienze dell’antichità a Cosenza con una tesi su un’operetta di Erasmo da Rotterdam. Un ennesimo traguardo di cui le comunità di Gasponi e Brattirò andranno certamente fiere.
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