Vibo, ci vogliono 150mila euro per il Piano comunale del verde: incarico già affidato, ma nel resto d’Italia costi (molto) più bassi
Il bando per l’importante strumento urbanistico prevede l’indagine strumentale sulla tenuta di 180 alberi. Eppure è difficile trovare importi di questo tipo in giro per l’Italia: a Parma 92mila euro, a Oristano 62mila e a Cremona appena 25mila
Gli alberi della città di Vibo non se la passano benissimo. Negli ultimi mesi ne sono venuti giù alcuni che facevano parte del paesaggio urbano da decenni. È successo, ad esempio, per il cedro del Libano che dominava uno dei lati di piazza Martiri d’Ungheria ed era lì da tempo immemorabile a guardare il suo gemello che ancora (non si sa per quanto) si staglia dall’altra parte dell’emiciclo. Il 2 novembre scorso è stato abbattuto perché i lavori di riqualificazione della piazza ne avevano compromesso la stabilità. Una scelta obbligata come quella che ha decretato il taglio di sei pini in prossimità della nuova rotatoria di viale Affaccio. Forse sono solo i primi, perché è molto probabile che altri, sempre su quella strada, debbano subire in futuro la stessa sorte e finire la loro vita nel ruggito di una motosega.
Ma sono molti altri gli alberi che dovranno essere passati ai Raggi X. Basti pensare soltanto agli enormi pini che costeggiano viale della Pace e si insinuano con le radici sotto la carreggiata che in più punti è inevitabilmente rigonfia e crepata. Insomma, una bella gatta da pelare per l’agronomo incaricato dal Comune di redigere il Piano del verde comunale, importante strumento urbanistico che – recita la legge regionale numero 7 del 2024 – “individua gli ambiti di tutela del verde urbano e periurbano” ed esprime le “politiche di riqualificazione, progettazione, gestione, tutela, fruizione e manutenzione del verde urbano, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento comunale”.
L’incarico
Un professionista, quello chiamato a valutare la situazione e redigere il piano, che ha già un nome e un cognome: Giuseppe Lo Giudice, iscritto all’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Reggio Calabria, con il proprio studio sempre in riva allo Stretto. L’incarico gli è stato affidato con determina del Settore ambiente e manutenzione il 31 dicembre scorso, sul filo di lana del 2024. Per la prestazione professionale richiesta il Comune ha messo sul piatto 148mila euro, di cui 112mila per la parcella vera e propria, mentre il resto va in oneri previdenziali, Iva e “imprevisti”.
Insomma, per redigere il Piano del verde comunale della città di Vibo ci vogliono quasi 150mila euro, cifra che comprende le indagini strumentali per valutare la stabilità di 180 alberi, tanti quanti ne sono indicati nell’atto emanato dagli uffici di palazzo Luigi Razza. Troppo? Probabilmente l’importo così alto è determinato dalla necessità, prevista nel bando, di eseguire su ognuno dei 180 alberi accertamenti strumentali sulla loro tenuta “tramite metodologia SIM (pulling test)”, una prova che, attraverso una sollecitazione meccanica, simula la pressione del vento e valuta la stabilità della pianta. Insomma, non una guardata e via ma una cosa abbastanza impegnativa. Non a caso 14mila euro sono stati già spesi per le indagini anche strumentali effettuate su 16 pini di viale Affaccio, 6 dei quali poi abbattuti perché considerati a rischio caduta. Resta da capire se quasi 150mila euro siano congrui per la redazione del Piano comunale del verde a Vibo.
Nel resto d’Italia
Trovare un termine di paragone non è facile, ma nonostante abbiamo spulciato a lungo gli Albi pretori dei Comuni italiani, non ci siamo mai imbattuti in importi così alti. Ad esempio, a Parma, città di 195mila residenti (164mila in più rispetto a Vibo, che ne conta appena 31mila), il Piano comunale del verde è costato 92mila euro tutto compreso. A Cremona, invece, che di abitanti ne ha 71mila, cioè più del doppio di Vibo, lo stesso strumento urbanistico è costato 25mila euro, Iva compresa. A Oristano, dove si contano 32mila anime, dunque poco più di quelle che vivono all’ombra del castello Normanno-Svevo, per il Piano comunale del verde pubblico sono stati sganciati 60mila euro, Iva e oneri previdenziali esclusi. E ancora, a Falconara Marittima, 26mila abitanti, in provincia di Ancona, l’incarico professionale è costato poco meno di 28mila euro.
Importi molto diversificati che non consentono di tracciare un quadro omogeneo, perché ogni realtà è diversa e non tutti i Piani del verde comunale sono uguali. Di certo, però, quello di Vibo si fa notare per una spesa che svetta su tutte le altre.