Successo di pubblico e tanto divertimento per l’VIII edizione del presepe vivente di Ricadi e il Villaggio di Babbo Natale
L'evento svoltosi il 26 dicembre è stato organizzato dall'Associazione giovanile ricadese in collaborazione con la Pro Loco Capo Vaticano Aps, le parrocchie di Barbalaconi e Lampazone rette dal don Sicari e dai Musei dell'olio e civico
Si è da poco conclusa l’ottava edizione del Presepe vivente ricadese, un evento che si conferma come uno dei momenti più attesi del calendario natalizio nella comunità locale. Anche quest’anno, il 26 dicembre, le strade del centro storico di Ricadi si sono animate di luci, colori e soprattutto di una calda atmosfera festiva, attirando un gran numero di visitatori. «Questa edizione, allestita con la via dei ricordi, il borgo degli artigiani e Betlemme – ha fatto sapere Sergio Mobrici dell’Associazione giovanile ricadese – ha portato con sé un vento di novità, grazie a un percorso rivisitato rispetto ai tradizionali tracciati degli anni passati. I giovani dell’Agr hanno saputo reinventare l’evento, creando un’esperienza coinvolgente per tutte le età, all’insegna dello spirito natalizio e della condivisione». La manifestazione è stata realizzata in collaborazione con la Pro Loco Capo Vaticano Aps, «che ha avuto un ruolo fondamentale nel coordinare le attività e nel dare vita a un vero e proprio Villaggio di Babbo Natale, particolarmente apprezzato dai più piccoli».
Il pomeriggio è stato arricchito da «eventi musicali di alta qualità, con le esibizioni della Esse3 Live Band e del DJ Alex, che hanno saputo intrattenere e far ballare il pubblico, chiudendo in bellezza una giornata di festa. Questo mix di attività – ha sottolineato Mobrici – ha reso il Presepe vivente non solo una rappresentazione della Natività, ma un vero e proprio festival di comunità. Il successo dell’evento è stato possibile grazie al patrocinio del Comune di Ricadi, che ha fornito il supporto necessario per la realizzazione di una manifestazione così articolata. È da sottolineare anche il contributo delle parrocchie di Ricadi, Barbalaconi e Lampazzone, in particolare del parroco don Francesco Sicari, che ha offerto un supporto logistico e morale indispensabile per la riuscita dell’evento».
Quest’anno, il Presepe vivente «ha rappresentato anche un’opportunità per far conoscere le tradizioni locali, grazie alla collaborazione con il MuRi, il Museo civico di Ricadi. Durante l’evento, il Museo antropologico e dell’olio di Ricadi ha aperto le sue porte ai visitatori, offrendo uno sguardo sulle radici culturali e storiche del territorio». Per questa ottava edizione sono dunque state sapientemente mescolate comunità, fede, divertimento, tradizione, gastronomia e musica, «creando un’atmosfera incantevole che ha attratto un pubblico numeroso e festante. Per un giorno, il centro storico di Ricadi – ha proseguito Mobrici – è tornato a vivere, animato dalla presenza di famiglie, turisti e appassionati, tutti uniti sotto il segno del Natale».
«Un ringraziamento – ha poi concluso Mobrici – va a tutti coloro che hanno reso possibile questa festa: dai commercianti locali che hanno sostenuto l’iniziativa, ai figuranti che hanno dato vita alla rappresentazione, fino a tutti coloro che hanno scelto di trascorrere il loro Santo Stefano con noi. Un successo che promette di ripetersi anche nei prossimi anni, mantenendo viva la tradizione del Presepe vivente di Ricadi».