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Comune di Vibo, l’attività 2024 dell’assessorato al Bilancio: cinque mesi vissuti sul filo del piano di rientro dal debito

Pina Puntillo ha sintetizzato in una relazione di fine anno le principali criticità affrontate dal suo insediamento nel luglio scorso. A dominare sono i conti sempre in bilico per evitare il dissesto

Comune di Vibo, l’attività 2024 dell’assessorato al Bilancio: cinque mesi vissuti sul filo del piano di rientro dal debito
L'assessore Pina Puntillo

A margine della conferenza stampa di fine anno del sindaco di Vibo, Enzo Romeo, gli assessori che formano la sua giunta hanno diffuso singole relazioni sulle materie di propria competenza e su quanto fatto nel corso di questi primi sei mesi di consiliatura. Le pubblichiamo integralmente, così come ci sono pervenute per offrire ai lettori un quadro esaustivo dell’attività dell’Esecutivo e la possibilità di riscontrare direttamente, senza ulteriori mediazioni, quanto rivendicano i singoli assessorati.

Pina Puntillo, assessore al Bilancio

Relazione dell’attività svolta da Pina Puntillo, assessore del Comune di Vibo alla Programmazione finanziaria.
Dalla data di conferimento della delega ad oggi le attività dell’Assessorato alla Programmazione Finanziaria hanno avuto ad oggetto, oltre alle ordinarie competenze relative alla funzione di indirizzo e controllo della gestione finanziaria e contabile (variazioni di bilancio, approvazione aliquote IMU, addizionale Irpef, definizione perimetro di consolidamento, ricognizione stato di attuazione dei programmi, revisione periodica delle partecipazioni, ecc.), i seguenti contenuti:

  • Monitoraggio delle misure da attuare per assicurare il riequilibrio strutturale per il recupero del disavanzo del Comune di Vibo Valentia, di cui all’accordo con il Governo firmato in data 17 gennaio 2023, ai sensi dell’art. 43 c. 8 del D.L. n. 50/2022 convertito con modifiche dalla legge n. 91/2022, come quantificate e articolate nel cronoprogramma di cui al decreto del Ministro dell’Interno del 18 dicembre 2023 approvato ai sensi dell’art. 268 c. 2 del D. Lgs n. 267/2000;
  • Avvio di una fase interlocutoria con la SOGET SpA, concessionario della riscossione individuato mediante gara ad evidenza pubblica, finalizzata alla definizione di un cronoprogramma di interventi da avviare con scadenze e tempistiche certe per il recupero del gettito fiscale.
  • Gestione contenzioso Cadi. Unitamente all’Assessorato agli Affari generali, Risorse Umane e Contenzioso è stata condotta la transazione con la Cadi s.r.l. a seguito della sentenza del Consiglio di Stato N. 08737/2024REG.PROV.COLL. N. 03135/2024 REG.RIC. che ha condannato l’ente al risarcimento del danno nei confronti della controparte.
  • Implementazione piattaforma paytourism. È stato organizzato, unitamente all’Assessorato al Turismo, un incontro formativo per i rappresentanti di categoria per l’illustrazione del funzionamento della piattaforma “Paytourist”, il software per la gestione dell’imposta di soggiorno. La piattaforma è messa a disposizione degli uffici comunali e degli operatori del settore (esercenti attività di affittacamere e alberghiere, gestori b&b, ecc..) a titolo pienamente gratuito dal concessionario della riscossione. Il software consentirà di tenere sotto controllo i flussi di alloggiati e di accertare le omissioni di pagamento da parte degli esercenti tenuti.
  • Redazione regolamento imposta di soggiorno. L’attivazione da parte dell’ente di un apposito portale web messo a disposizione dei gestori delle strutture ricettive e delle altre tipologie ricettive per gli adempimenti da essi dovuti relativi all’imposta di soggiorno, viste le modifiche apportate dall’art. 180 del DL n. 34 del 2020 alla disciplina dell’Imposta di Soggiorno, con le quali è stato individuato, nel gestore della struttura ricettiva, la figura del responsabile del pagamento dell’imposta con diritto di rivalsa sui soggetti passivi ed è stato disposto l’obbligo di presentazione della dichiarazione entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo, visto, inoltre, l’art. 2, d.lgs. 87/2024, che reca modifiche al d.lgs. 471/1997, riducendo la sanzione per omesso/ tardivo versamento dal 30% al 25%; è stato ritenuto opportuno per le motivazione sopra citate, di proporre (unitamente all’assessorato al turismo) l’approvazione di un nuovo regolamento per la gestione dell’Imposta di Soggiorno, che ha tenuto conto altresì delle osservazioni delle Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive locali.
  • Redazione documento unico di programmazione. Documento di carattere generale che costituisce la guida strategica ed operativa dell’ente. Gli obiettivi strategici sono stati “costruiti” attraverso un approccio integrato. Se da un lato si è mantenuto il collaudato criterio di confronto con i vertici amministrativi e politici al fine di focalizzare l’azione strategica dell’Ente su obiettivi tarati sulla realtà comunale; dall’altro si è sviluppato un approccio innovativo che si è basato nell’analisi di coerenza degli stessi con le direttrici programmatiche di Agenda 2030. La parte operativa del documento è stata coordinata con le misure di risanamento finanziario straordinarie adottate dal comune.
  • Rimodulazione piano di rientro. È stato necessario sottoporre a delibera consiliare la rimodulazione temporale di alcune misure che non appaiono sostenibili e attuabili nei tempi previsti dall’attuale cronoprogramma. In particolare, sono oggetto di rimodulazione: il gettito garantito dall’incremento dell’aliquota dell’addizionale IRPEF (variazione con segno positivo); riduzione delle spese programmate per realizzazione delle opere di edilizia scolastica, essenziali per la riduzione dei fitti passivi pagati dall’ente (variazione con segno negativo); prosecuzione e incremento della riduzione dei costi della politica, ancorché nel piano era limitata ai primi anni del cronoprogramma approvato. Nello specifico è emersa la necessità di rimodulare il cronoprogramma di cui al piano di rientro a causa della mancata consegna degli edifici scolatici che avrebbe consentito una riduzione delle spese dei fitti passivi. Pertanto la rimodulazione che si è portata in approvazione è la seguente: per il biennio 25/26 è stata sostituita la riduzione dei fitti passivi delle scuole con l’aumento del gettito dell’incremento dell’addizionale IRPEF e con la riduzione dei costi della politica. La rimodulazione normativamente è consentita dall’art. 4 dell’accordo, che prevede che il piano si può rimodulare sostituendo le misure che non si realizzano.
  • Redazione nota aggiornamento Dup e Bilancio di previsone 25/27. Il bilancio che si portato in approvazione è stato redatto nei tempi stabiliti dalle norme e nel rispetto degli equilibri previsti dal legislatore. Le scelte fatte in sede di predisposizione del bilancio sono state condizionate dalle misure straordinarie di risanamento finanziario adottate dal comune. Pertanto, la prima posta di questo bilancio è la quota annuale del disavanzo coperta con i mezzi indicati nei piani di rientro (per il 2025 il contributo del ministero è pari sostanzialmente a 1/3 della quota annuale del disavanzo e i 2/3 sono a carico dei cittadini, attraverso l’incremento dell’addizionale IRPEF). Questa debitoria e i disavanzi degli anni precedenti pesano non soltanto per la copertura della quota annuale, ma pesano anche per le risorse correnti che vengono sottratte ai servizi pubblici per rimborsare i mutui (quota capitale e quota interessi ) contratti dall’OSL nell’ambito del precedente dissesto. Il risanamento straordinario cui è sottoposto l’ente implica il divieto di produrre ulteriore disavanzo e quindi di finanziare la spesa in deficit. Pertanto, nella determinazione delle previsioni di entrata, e di conseguenza di quelle di spesa, è stato obbligatorio adottare un atteggiamento prudente. Ulteriore ragione che giustifica il principio della prudenza è la bassa capacità di riscossione delle entrate proprie. Le criticità che riguardano la riscossione delle entrate determinano accantonamenti a titolo di fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), con conseguente erosione delle risorse correnti effettivamente spendibili per finanziare i servizi. È ancora ha rappresentato un vincolo alla programmazione finanziaria 25/27 la mancata sottoscrizione, (a seguito della chiusura del dissesto), di un previo idoneo accordo con i creditori interessati. Tale situazione condiziona la programmazione prudenziale in quanto costituisce una minaccia alla sostenibilità del piano, ove si determini il rinvio ad eventi futuri ed incerti della possibilità per l’ente di transigere o di rateizzare le sue passività. La manovra di bilancio ha determinato conseguenzialmente l’aggiornamento del DUP.

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