Vibo, cantiere lungo via Razza e proteste. Rifondazione comunista: «Per 4 giorni di lavori chiusura fino all’Epifania»
La mobilitazione dei commercianti, l’intervento della polizia municipale per sedare gli animi e infine le rassicurazioni degli assessori Colelli e Soriano. Il sodalizio politico: «Non si comprende la logica della calendarizzazione»
Nuovi disagi in città a causa dei cantieri. La denuncia arriva dal Partito della Rifondazione comunista Vibo Valentia che in una nota ripercorre quanto accaduto nelle scorse ore: «Una spaccatura si consuma, in maniera plateale, in via Razza, in prossimità della farmacia Montoro a Vibo. Stamattina, come preannunciato, si è presentata una squadra di operai della ditta appaltatrice dei lavori di rigenerazione. Lo scopo era quello di cantierizzare la via, chiudendola, anche questa, al traffico. Si tratta di interventi previsti dal Pnrr (traduci: soldi in prestito dall’Europa da restituire), anche qui dove resisteva una straordinaria pavimentazione in pietra lavica posizionata a regola d’arte. La chiusura è prevista da oggi fino alla Epifania, ma i lavori dovrebbero interessare soltanto quattro giornate. Da qui la conseguente rabbia dei commercianti che stentano a comprenderne la logica di questa calendarizzazione».
E ancora: «La reazione comprensibilissima è da noi condivisa è stata quella di convincere gli operai (incolpevoli esecutori) a desistere dalle disposizioni ricevute. È intervenuta la Polizia urbana che ha ascoltato le ragioni della gente consentendo una civile gestione della protesta. Il nocciolo della questione era che l’Amministrazione aveva assicurato che la strada non sarebbe stata chiusa. Scaricando sull’impresa la responsabilità di sbrogliare la matassa. Affermando, attraverso comunicazioni con i Vigili urbani, che la logistica degli spazi da cantierizzare e della mobilità era a discrezione della ditta. E che non intendeva spostare a dopo le festività l’apertura del cantiere, per non essere chiamata a pagare penali, per il non rispetto della data concordata di inizio lavori. Nonostante messaggi e telefonate – si fa presente nel comunicato stampa – dal Palazzo niente e nessuno si è mosso. Non un ufficiale dei vigili, non un assessore o dirigente del settore, men che meno il sindaco».
Il partito incalza «sordi e in tutt’altro indaffarati i tanti esponenti politici di governo e di opposizione, nessun supplente del prefetto, o il prefetto stesso (l’Ufficio territoriale del governo è distante 15 metri), e, cosa deplorevole e sconfortante, nessun altro commerciante di altre zone e nessun loro rappresentante di categoria. Soli, se si esclude la nostra presenza, e inascoltati, a significare in quanta considerazione sono tenuti gli appelli di quei cittadini che sono stati corteggiati e blanditi prima delle recenti elezioni. Alla fine, in tarda mattinata, sono usciti dalla fortezza gli assessori Colelli e Soriano e hanno rassicurato che entro domani verranno completate le ispezioni per individuare i punti cruciali dove collocare raccordi e snodi per i servizi».
«Confidiamo che ci sia il rispetto di questi impegni e registriamo quanto necessario ed insostituibile sia il protagonismo di tutti quei normali cittadini che non esitano a rivendicare in prima persona qualunque diritto o risarcimento negati», conclude il sodalizio politico.