giovedì,Dicembre 26 2024

Vibo, scuola Buccarelli chiusa per topi. Un genitore: «Il Comune ha “nascosto” il problema per 15 giorni, inammissibile»

Questa mattina cancelli sbarrati e alunni a casa per procedere a una radicale disinfestazione: «Per due settimane si sono limitati a mettere trappole la sera per toglierle la mattina ma nessuno ci ha informati su quanto stava succedendo»

Vibo, scuola Buccarelli chiusa per topi. Un genitore: «Il Comune ha “nascosto” il problema per 15 giorni, inammissibile»
L'ingresso dell'Istituto Bucarelli

Scuola chiusa per… topi. È quanto deciso dal Comune per il plesso Buccarelli, in piazza Martiri d’Ungheria, a causa della perdurante presenza dei roditori. I cancelli della scuola questa mattina sono rimasti chiusi per consentire una radicale azione di disinfestazione, come previsto dall’ordinanza emessa ieri dal sindaco Romeo.
Nei giorni scorsi, però, l’Amministrazione comunale avrebbe messo in atto una strategia più “soft” che non avrebbe prodotto i risultati sperati. Questo è quanto denuncia a Il Vibonese un genitore, che si dice «profondamente indignato». In particolare, viene rimproverato al Comune di non aver adottato tempestivamente soluzioni efficaci e risolutive.
«L’infestazione di topi che sta interessando la scuola Buccarelli va avanti da circa 15 giorni – si legge nella nota inviata alla nostra redazione -, e in qualità di genitore di uno studente frequentante l’istituto, ritengo inaccettabile l’assenza di un intervento tempestivo da parte dell’Amministrazione. Invece di chiudere immediatamente l’istituto per effettuare una derattizzazione completa e risolutiva, ho appreso con grande sorpresa che l’Amministrazione Comunale ha adottato misure palliative, come l’uso di trappole per topi, collocate di notte e rimosse al mattino, prima dell’ingresso degli studenti. Questa strategia non solo si è rivelata inadeguata (dal momento che oggi ne è stata disposta la chiusura!), ma ha denotato una mancanza di trasparenza e responsabilità nei confronti della salute pubblica».
Insomma, la principale critica viene mossa nei confronti di questo presunto silenzio che avrebbe schermato il problema.
«La salute dei nostri figli deve essere una priorità assoluta – continua il genitore -. È impensabile che si scelga di mantenere il problema “segreto”, preferendo soluzioni temporanee, piuttosto che affrontarlo con la necessaria serietà. Tra l’altro, la mancanza di azioni tempestive ha creato un clima di paura e insicurezza tra genitori, personale docente e soprattutto tra gli studenti che devono poter frequentare un luogo sicuro e protetto per la loro formazione e crescita. Chiedo pertanto che vengano adottate misure immediate e risolutive per affrontare e risolvere questa emergenza, garantendo la sicurezza e la salute di tutti gli alunni e del personale scolastico, e che venga finalmente fornita una comunicazione trasparente e tempestiva riguardo alle azioni intraprese per risolvere la situazione e per prevenire futuri incidenti simili».
Una situazione di forte disagio, che offre la stura per ulteriori rivendicazioni.
«Colgo l’occasione – continua il genitore dell’alunno – per portare all’attenzione dell’opinione pubblica un’altra gravissima situazione: da mesi ormai, i bagni della scuola versano in condizioni inadeguate e, a quanto pare, l’amministrazione comunale non ha ancora provveduto a risolvere il problema. Questa situazione costringe sia gli alunni (medie e primaria) che i docenti ad utilizzare un unico bagno, con evidenti conseguenze sulla privacy e sul benessere psicofisico di tutti coloro che frequentano l’istituto. È impensabile che in una scuola non si possano garantire condizioni minime di igiene e sicurezza. Pertanto – conclude – chiedo che l’Amministrazione Comunale intervenga tempestivamente per risolvere questa problematica, avviando i lavori necessari per la sistemazione dei bagni e garantendo spazi adeguati per tutti gli utenti della scuola».

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