Traffico di droga e armi: pena rideterminata per 55enne di Briatico
Il Tribunale di Vibo riconosce la continuazione dei reati giudicati con due diverse sentenze nate dalle operazioni Skoder ed Omnia

Si è in presenza di un unico disegno criminoso seppure per due fatti storici diversi. E’ quanto stabilito dal Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Chiara Sapia, in accoglimento di un’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Di Renzo nell’interesse di Domenico Franzè, 55 anni, originario di Cessaniti, residente a Briatico ed attualmente detenuto nel carcere di Asti. I giudici hanno riconosciuto l’applicazione della disciplina del reato continuato in fase esecutiva di due sentenze (nate dalle operazioni della Dda denominate Skoder ed Omnia) relative a reati commessi nello stesso contesto spazio-temporale (nel dicembre 2006 a Sibari, Briatico e Castrovillari e poi a Cassano) in ragione del tipo di contestazioni accertate, delle modalità e dei luoghi di esecuzione delle stesse.
In particolare, il Tribunale di Vibo ha ritenuto che la cessione, l’acquisto, il trasporto e la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e la detenzione ed il porto di una pistola calibro 9×21 che Domenico Franzè avrebbe ceduto a Domenico Falbo di Cassano (attuale collaboratore di giustizia e ritenuto legato in passato al clan Forastefano di Cassano), nello stesso periodo e nello stesso territorio, siano il frutto della stessa risoluzione criminosa. Attraverso la promessa della consegna di una pistola calibro 9 a Falbo – poi avvenuta – Franzè per i giudici mirava ad ottenere l’intermediazione di Falbo nella cessione dello stupefacente. La pena complessiva nei confronti di Domenico Franzè – riconosciuto il vincolo della continuazione – è stata quindi rideterminata in 6 anni ed 8 mesi di reclusione e 30.200,00 euro di multa.