Operazione “Secreta Collis”, lascia il carcere per i domiciliari 38enne di Tropea
L’inchiesta mira a far luce sullo smercio di droga dal Vibonese a Catanzaro. Accolta l’istanza dei difensori basata anche sulla necessità di accudire la prole
Lascia il carcere e passa agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Tropea, Cristian Papasidero, 38 anni, arrestato nel gennaio scorso nell’ambito dell’operazione antidroga della Dda di Catanzaro denominata “Secreta Collis”. Questa la decisione del gip distrettuale, Luca Bonifacio, in accoglimento di un’istanza di modifica della misura cautelare presentata dagli avvocati Guido Contestabile e Serena Lacaria. Per Cristian Papasidero, il gip ha anche disposto l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico quale ulteriore strumento di controllo dell’indagato. L’istanza difensiva, oltre che sull’attenuazione delle esigenze cautelari, è stata accolta anche in ragione della difficile situazione familiare di Papasidero “determinata – come rappresentato dai suoi difensori – dalla necessità di accudire la prole minorenne in condizioni di salute instabili”. Unitamente a Gaetano Muscia, 60 anni, di Tropea, e Santina Pasqualone, 50 anni, di Gioia Tauro, Cristian Papasidero è accusato di aver avrebbero rifornito di “cospicui quantitativi di droga i membri attivi del sodalizio che detenevano il monopolio dello smercio delle sostanze stupefacenti a Catanzaro”. Per il recupero dei crediti, Gaetano Muscia si sarebbe affidato a Santina Pasqualone e Christian Papasidero. Il reato sarebbe stato commesso tra la provincia di Vibo Valentia e Catanzaro e copre un arco temporale che va dal giugno 2021 a gennaio 2022. Per il gip, i tre indagati si sarebbero stabilmente dedicati “in maniera professionale allo spaccio di sostanze stupefacenti”.
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