Botte da orbi sì ma non nella giornata contro la violenza sulle donne: gli studenti vibonesi confermano la rissa ma… precisano – VIDEO
I rappresentanti d’Istituto sottolineano che la zuffa davanti al Comune non si è verificata a margine del corteo del 27 novembre
Botte da orbi sì, ma non nella giornata contro la violenza sulle donne. È una magra consolazione quella che offrono i rappresentanti delle scuole vibonesi in merito alla rissa che si è consumata dinanzi alla sede del Municipio di Vibo. «Pur confermando che si è verificata una rissa tra alcuni ragazzi, è importante sottolineare che questo episodio non ha alcun collegamento con la manifestazione contro la violenza sulle donne, che si è tenuta nella giornata di mercoledì 27 novembre. La rissa in questione è avvenuta invece venerdì 22 novembre, ben prima del corteo organizzato dai rappresentanti delle scuole vibonesi».
Insomma, secondo la ricostruzione offerta dai rappresentanti degli studenti, hanno avuto quasi una settimana per stigmatizzare quanto accaduto, ma hanno trovato la motivazione per farlo soltanto dopo che il video è diventato virale tra gli studenti stessi e solo per rettificare la data della zuffa. Meglio e più utile, anche per consentire di offrire un’informazione più puntuale, sarebbe stato magari condannare motu proprio e tempestivamente l’ennesimo episodio di violenza che vede protagonisti giovanissimi, in un contesto, quello vibonese, nel quale purtroppo questi fenomeni si acuiscono di anno in anno.
«La manifestazione – continuano gli studenti – si è svolta in un clima di partecipazione, ordine e serenità, dimostrando l’impegno dei giovani nel sensibilizzare la comunità su un tema così importante. È dunque profondamente scorretto associare un episodio isolato, avvenuto in un’altra data, a un’iniziativa che ha portato un messaggio costruttivo e di alto valore sociale. Inoltre, vogliamo evidenziare che un simile fraintendimento si era già verificato lo scorso anno, quando una rissa tra ragazzi, avvenuta in un giorno diverso, fu erroneamente attribuita alla manifestazione studentesca. Ribadiamo l’importanza di verificare i fatti prima di diffonderli, per evitare che simili errori finiscano per screditare eventi organizzati con serietà e impegno».
E ancora: «Come rappresentanti delle scuole, condanniamo fermamente ogni forma di violenza e invitiamo a non generalizzare né confondere episodi separati. Tali fraintendimenti rischiano di oscurare il significato positivo e il successo del corteo contro la violenza di genere, che merita di essere valorizzato e non strumentalizzato».
La nota è firmata da Profiti Giuseppe, Tommaso Alessandria, Salvatore Barba, Francesco Cristofalo, Francesco Tavella (ITG – ITI – ITE); Francesco Colace, Demis Lico, Pierdomenico Foti, Peppe Grillo, Stefano Messina, Maria Vittoria Bartone (Liceo Scientifico G.Berto); Giuseppe La Malfa, Marco Esposito, Anna Fortuna, Maria Rosa Catalano, Natalino Colace, Rossana Marincola (Liceo statale Vito Capialbi); Marco Pacienza, Chiara Conidi, Omar Conidi, Kevin Monteleone, Lucia Rosaniti, Francesca Lo faro (Liceo classico M.Morelli e Liceo artistico D.Colao), Miriam Esposito, Nazzareno Gagliardi, Asia Tomaino, Francesco Papalia (IPSEOA E. Gagliardi, IIS De Filippis Prestia).