Terremoto a L’Aquila durante il dibattimento al clan Mancuso, sospeso a Vibo il processo Black Money
Dal carcere del capoluogo abruzzese, colpito questa mattina da un nuovo sisma di magnitudo 5.3, era collegato in video conferenza il boss Pantaleone Mancuso, alias "Scarpuni"
La forte scossa di terremoto (magnitudo 5.3) registrata questa mattina alle 10.25 in provincia de L’Aquila ha avuto ripercussioni anche nell’ambito del processo “Black Money” contro il clan Mancuso di Limbadi in corso nel vecchio palazzo di giustizia di Vibo Valentia.
Al momento del sisma, infatti, era collegato proprio dal carcere de L’aquila dove si trova detenuto, Pantaleone Mancuso, 56 anni, alias “Scarpuni”, uno dei principali imputati del procedimento che vede alla sbarra 21 tra esponenti apicali e affiliati della consorteria di Limbadi.
L’evento sismico ha indotto il presidente del tribunale collegiale Vincenza Papagno a sospendere momentaneamente il processo che era regolarmente in corso con l’arringa difensiva dell’avvocato Giuseppe Di Renzo. Il processo riprenderà appena sarà possibile ripristinare in condizioni di sicurezza il video-collegamento con il carcere dell’Aquila.