Nuovo ospedale Vibo: decreto ingiuntivo per 45 mila euro, ma l’Asp si oppone
Un ingegnere reclama il pagamento del collaudo tecnico-amministrativo dell'importante opera pubblica ancora da realizzare
Chiede 45 mila euro per competenze professionali relative all’incarico di collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera per i lavori di realizzazione del nuovo ospedale ma l’Asp ritiene la cifra eccessiva e si affida ad un legale per opporsi al decreto ingiuntivo del professionista. Succede a Vibo Valentia con i lavori di quella che sulla carta rappresenta senza dubbio l’opera pubblica più importante della città ma che sinora, dopo la posa nel 2004 di una prima fantomatica “prima pietra”, non ha mai visto la luce. L’Azienda sanitaria provinciale ha deciso quindi di affidarsi ad un legale per opporsi alla richiesta dell’ingegnere Antonio Michele Bulzomì che reclama il pagamento delle proprie prestazioni professionali. L’ufficio legale dell’Asp ritiene infatti che non vi siano motivi validi per poter accogliere le richieste della controparte in quanto “l’opera non è stata realizzata ed i compensi richiesti risultano eccessivi”. Considerato però che nell’Ufficio legale aziendale attualmente è assegnato solo un avvocato, allo stato assente, ecco il conferimento di incarico ad un nuovo legale individuato in Patrizio Cuppari. Toccherà a lui opporsi al decreto ingiuntivo dell’ingegnere Bulzomì per lavori su un’opera pubblica che, stando alle dichiarazioni di certa politica, avrebbe già dovuto essere completata e che invece aspetta ancora la posa della seconda “prima pietra”.
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