Hipponion stroke national prize a Vibo: premiati Paolo Amisano e Angelo Cascio Rizzo per la ricerca sull’ictus cerebrale
Tredici i progetti quest'anno in gara che hanno «messo in difficoltà il collegio giudicante, per l'alta qualità delle presentazioni»
Il riconoscimento ideato 22 anni fa dal neurologo Domenico Consoli, quest’anno è stato «conferito al dott. Paolo Amisano (Roma, Sapienza), per il lavoro “Danno secondario cerebrale dopo emorragia intraparenchimale: il ruolo dello stress ossidativo e dell’Endotelina 1”. Il Premio – hanno fatto sapere gli organizzatori in u comunicato stampa – è stato consegnato dal presidente di Isa, Mauro Silvestrini, dal past president Danilo Toni, dalla presidente eletta Paola Santalucia, dallo stesso Consoli e dal presidente del Consiglio d’amministrazione di Ergon studio specialistico Moscati, Antonino Contartese». Il secondo riconoscimento, «Premio “Francesco della Valle“, è stato assegnato al dott. Angelo Cascio Rizzo (ospedale Niguarda, Milano) per il contributo “Impatto della sindrome ventricolare sinistra in pazienti con stroke embolico di origine indeterminata”. Il riconoscimento è stato consegnato, oltre che dai presidenti di Isa e del premio Hipponion Stroke National Prize, da Ettore Scuderi in rappresentanza di Epitech».
«Questo modello, apprezzato sia dai candidati sia dagli esperti che ricoprono il ruolo di giudici, si rivela ancora una volta appropriato e di grande impatto. Il forte riscontro positivo da parte dei giovani partecipanti evidenzia non solo la necessità di continuare a promuovere l’iniziativa, ma legittima il Premio come un riferimento nazionale di alto valore per la comunità scientifica». Tredici i progetti quest’anno in gara che «hanno riscosso grande entusiasmo tra i presenti – è stato sottolineato -. In particolare, nel collegio giudicante che ha incontrato notevoli difficoltà nel selezionare i vincitori a causa dell’elevata qualità delle presentazioni. Alla fine, sono stati premiati due contributi ex aequo, celebrati durante una cerimonia conviviale contraddistinta da un clima di condivisione e soddisfazione collettiva. L’evento – hanno poi concluso gli organizzatori del Premio -, rappresenta una pietra miliare per il panorama scientifico nazionale, sottolineando la necessità di promuovere iniziative che favoriscano il confronto e la crescita professionale nella ricerca sull’ictus cerebrale».
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