Operazione “Faust”, condannato a sei anni di carcere il vibonese Rocco Cono Fusca
Il 57enne di Cessaniti è stato ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Il processo era stato istituito dalla Dda di Reggio Calabria contro il clan Pisano e ha portato anche all’assoluzione dell’ex sindaco di Rosarno
C’è anche il vibonese Rocco Cono Fusca, 57 anni, di Cessaniti, tra i condannati dal Tribunale collegiale di Palmi al termine del processo nato dall’operazione della Dda di Reggio Calabria denominata “Faust” che ha colpito il clan Pisano di Rosarno. Sei anni di reclusione la condanna per Fusca, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente per aver ricevuto da due rosarnesi (Giuseppe Pace condannato a 28 anni, e Domenico Pepè, condannato a 14 anni e un mese) stupefacente del tipo marijuana per un valore complessivo di 12.000 euro. Reato accertato a Policoro l’8 gennaio 2018 e commesso in epoca antecedente.
Fondamentali per l’inchiesta si sono rivelate le intercettazioni telefoniche. Rocco Cono Fusca figura attualmente anche tra gli indagati dell’operazione denominata “Maestrale 3” della Dda di Catanzaro con l’accusa di occuparsi dell’attività di acquisto, trasporto e consegna della droga nonché della vendita della stessa fuori regione. Da ricordare che nell’ambito del processo nato dall’operazione Faust, il Tribunale di Palmi ha assolto l’ex sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, e l’ex consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Scriva, che rispondevano di scambio elettorale politico-mafioso e per i quali erano stati chiesti 13 anni di carcere.
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