domenica,Novembre 17 2024

Vibo Marina, la Pro loco commemora le vittime della tragedia della littorina. L’associazione APS: «Ricostruire il ponte e creare una via ciclopedonale»

Il 17 novembre di 73 anni fa il disastro che provocò nove morti e la fine di una delle più utili e panoramiche ferrovie a scartamento ridotto dell'Italia meridionale. Oggi il doveroso tributo e una proposta «per dare significato al sacrificio dei lavoratori deceduti»

Vibo Marina, la Pro loco commemora le vittime della tragedia della littorina. L’associazione APS: «Ricostruire il ponte e creare una via ciclopedonale»

Sono passati 73 anni, il 1951 appare ormai lontano e anche i fatti tendono a divenire evanescenti, il loro ricordo diventa sempre più sbiadito rischiando di cadere nell’oblio. Ma la polvere del tempo non ha reso opaco il ricordo del doloroso episodio accaduto il 17 novembre di quell’anno, che provocò nove morti e la fine di un’epoca

Il crollo dell’arcata di un ponte, per lo più di non grande rilevanza e difficoltà ingegneristica, che avrebbe potuto essere ricostruita in qualche mese, segnò invece la fine delle breve vita di una delle più utili e panoramiche ferrovie a scartamento ridotto dell’Italia meridionale. Il ponte non venne più ricostruito, i collegamenti furono affidati alla società “Mediterranea” e vennero svolti per mezzo di autobus. In effetti i nuovi mezzi su strada servivano i vari paesi raggiungendoli in pieno centro cittadino, mentre le merci venivano addirittura consegnate a domicilio. Il progresso è quasi sempre impietoso anche nei riguardi di realizzazioni considerate avveniristiche e rivoluzionarie solo pochi decenni prima.

La stele posta vicino al luogo del disastro in ricordo delle vittime

La Pro loco di Vibo Marina ha voluto ricordare il tragico avvenimento mediante la deposizione di fiori ai piedi della stele, posta lungo la strada provinciale per Pizzo, molto vicino al luogo del disastro, che ricorda le nove vittime di quella che può essere considerata una delle tragedie civili più dolorose registrate nel territorio vibonese. Un gesto semplice, ma denso di significato. La finalità dichiarata dall’associazione è quella di onorare le vittime e le loro famiglie, conservare la memoria del tempo e dei luoghi, ribadire l’importanza dell’impegno civile e salvaguardare sempre il difficile rapporto tra uomo e ambiente. 

Ma viene avanzata anche una proposta: «La littorina – evidenzia l’associazione APS – è il simbolo dei tanti pendolari vibonesi che si spostano ogni giorno per il lavoro e la sussistenza. Essa racconta la storia della Vibo Marina del dopoguerra, che dava lavoro al porto, aziende, ferrovia, un’opportunità per non emigrare; oggi un territorio in crisi ma dalle tante potenzialità per uno sviluppo sostenibile e per l’occupazione. La proposta è di ricostruire il ponte Ciliberto, una via ciclopedonale di grande interesse panoramico e naturalistico lungo il vecchio tracciato FCL, evitando di finanziare più volte lavori sul vecchio tracciato vicino al capoluogo, ma prestando dovuta attenzione anche a quello che fu il percorso Porto Santa Venere-Pizzo, per dare memoria e significato al sacrificio dei nove lavoratori deceduti nella tragedia del 17 novembre 1951».

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