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«L’Andolina venga qui e scoprirà che la Sp 17 è una mulattiera»: il sindaco di Drapia incalza il presidente della Provincia

Continua lo scontro a distanza tra i due. Motivo del contendere il presunto disinteresse dell'Ente provinciale verso il territorio amministrato da Alessandro Porcelli: «Ecco la verità sui finanziamenti programmati per la rete stradale»

«L’Andolina venga qui e scoprirà che la Sp 17 è una mulattiera»: il sindaco di Drapia incalza il presidente della Provincia

Il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, non arretra di un millimetro nella battaglia a difesa del territorio in ambito di sicurezza stradale. Dopo aver boicottato il voto sul Bilancio della Provincia, per protestare contro la presunta disattenzione dell’Ente verso questa problematica, e dopo la reazione del presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, che ha snocciolato quelli che a suo dire sono gli interventi messi a terra, Porcelli rilancia: «Invito il presidente a fare un sopralluogo insieme a me lungo la Sp n.17 nel tratto che va dalla rotatoria di Zungri e Spilinga in direzione Tropea e Costa degli Dei. Il tratto di provinciale che attraversa il Comune di Drapia risulta più che una strada, una “mulattiera”». Lo scontro mediatico non accenna a scemare tra i due, e Porcelli, prendendo atto dei numeri e degli investimenti elencati da L’Andolina per sconfessare il disinteresse della Provincia sul territorio di Drapia, entra ora nello specifico degli interventi effettuati dall’Ente sulle strade di sua competenza.

«Ho sempre avuto un grande rispetto per le istituzioni e proprio per questo non mi permetterò mai di dare del bugiardo a un cittadino o a un amministratore, tanto meno al presidente della Provincia di Vibo Valentia. Il mio – ci ha fatto sapere il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli – è perciò un invito al presidente alla consapevolezza e quindi alla responsabilità. È per questa ragione che lo invito a fare un sopralluogo insieme a me lungo la strada provinciale n. 17, nel tratto che va dalla rotatoria di Zungri e Spilinga in direzione di Tropea e Costa degli Dei. Sono certo che allora capirà – ha incalzato Porcelli – che le mie preoccupazioni riguardo la necessità di interventi urgenti sulla strada che attraversa il territorio di Drapia sono fattuali, fondate cioè su eventi tragici dati i numerosi incidenti che continuamente si registrano. Dal 2010, sotto la gestione dell’amministrazione provinciale, in questo tratto non possono essere annoverate manovre di miglioramento significativo. Da qui – ha spiegato – il mio dissenso».

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Un dissenso «condiviso probabilmente da altri amministratori che non sono stati presenti – nell’assemblea per il parere non vincolante sull’approvazione in Consiglio provinciale del Bilancio di previsione 2024/2026 – e che nasce dal fatto di non essere stati coinvolti nella fase di programmazione degli interventi. E non sicuramente per una scelta politica o partitica: riprovevole che un presidente della Provincia si possa arrogare il diritto di etichettare 25 sindaci come di destra, di centro o di sinistra. La politica, per noi amministratori locali, non deve essere un ostacolo ma uno strumento per garantire il benessere della collettività. Ecco perché credo che sia fondamentale coinvolgere i sindaci nella programmazione degli interventi, così da favorire una maggiore condivisione delle scelte e una migliore progettualità. Amministrare – ha rimarcato Porcelli – deve essere una vocazione, con sguardo e strategia costruttiva di ampio respiro. Ragione per la quale non c’è spazio per gli “Yes-Mens” tra sindaci e amministratori».

Tuttavia, «rispondere agli indirizzi di partito, come anche il presidente credo abbia fatto il primo settembre 2022 in occasione dell’approvazione dello schema di bilancio di previsione 2022/2024, quando è risultato assente, non è un peccato. Magari può essere opportuno rendere parte attiva i sindaci nella fase di programmazione delle opere: ci sarebbe una maggiore condivisione, un avvicinamento alla politica e al suo operato. Il confronto e la collaborazione con la precedente amministrazione provinciale ci sono sempre stati, ed io non sono cambiato. Alcuni degli interventi di cui parlerò, perché dal presidente citati, sono stati analizzati e condivisi dopo attenti sopralluoghi effettuati insieme all’ex presidente Salvatore Solano. I progetti finanziati sulla Sp n. 17 e sulla Sp n. 18 sono stati tre, ma il focus va posto su dove sono stati realizzati questi lavori, aree dal presidente sicuramente conosciute in quanto battute quotidianamente nel tragitto casa-lavoro:

  • Filandari, Sp n. 17: fondi DM 49/2018, annualità 2021, per 300mila euro;
  • Rombiolo, Sp n. 17: intervento definito nel 2023 con fondi DM 123/2020, annualità 2022, per 330mila euro.

«Gli Uffici competenti – ha poi sottolineato Porcelli nel suo ampio e dettagliato documento – potranno confermare lo stato finale dei lavori». In merito agli interventi sulla Sp n. 18 poi ha chiarito: «Non ho mai affermato che non siano stati realizzati. I lavori fatti sul ponte Burmaria a Drapia hanno permesso ai cittadini del capoluogo di Drapia di avere una via di fuga in caso di calamità naturali, visto il rischio legato alla fragilità del territorio. Il finanziamento per quell’opera è stato di 500mila euro e, come risulta dall’ultimo bilancio approvato, ci sono ancora residui pari a circa 47mila euro che mi auguro vengano presto impegnati per la sistemazione della raccolta delle acque». Poi, Porcelli passa alle “note dolenti”: «Il tratto di Sp n. 17 che attraversa il comune di Drapia risulta più che una strada, una mulattiera; ed il presidente, consapevole e quindi responsabile, deve sicuramente essersi reso conto di questa pericolosità, altrimenti la deduzione logica è che ci sia scarsa presenza sul territorio. Ma non voglio pensare a fenomeni di dietrologia».

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«Il mio appello, quindi, non è un capriccio, non è una posizione politica, partitica, ma è il frutto di una realtà che è sotto gli occhi di tutti: pericolo constato ed urgenza evidente di un intervento sono gli elementi che portano alla necessità di fare azioni strutturali. Non qualche raschiatura di superficie che nulla risolve, considerando l’alto numero di incidenti che continuano a verificarsi – ha aggiunto ancora Porcelli -, ma azioni concrete volte a garantire la sicurezza di chi percorre questo tratto di strada. La Sp n. 17 nel tratto ricadente nel comune di Drapia necessita di interventi urgenti: il restringimento della carreggiata stradale a seguito del scivolamento della scarpata sul torrente Lumia è rimasto tale dal 2014, nessun interessamento da parte dell’amministrazione provinciale. Come Ente comunale abbiamo avuto un finanziamento ed abbiamo realizzato le opere di consolidamento del versante, adesso tocca a voi riportare la carreggiata stradale allo stato originario intervenendo su quanto di vostra competenza».

La frana che ha causato il restringimento della carreggiata all’altezza della scuola di Sant’Angelo, «dopo oltre quattro anni (evento risalente al dicembre 2020), nonostante la consapevolezza del transito quotidiano di scuolabus, pullman carichi di studenti, mezzi pesanti ogni sabato in occasione del mercato a Tropea e mezzi di soccorso che fanno da spola tra la costa e l’entroterra, non ha ricevuto nessuna attenzione dall’amministrazione provinciale. I fenomeni franosi che si sono abbattuti sul nostro territorio non sono altro che la punta di un iceberg la cui pericolosità è molto più profonda. Allarmati dal silenzio dell’amministrazione provinciale ci eravamo rivolti alla Regione, presentando noi un progetto per intervenire sull’area in frana ma ci è stato detto che è di competenza dell’amministrazione provinciale e che aveva presentato un progetto di ben 2,5 milioni di euro. Ottima cosa considerato che quasi tutta la Sp n. 17 è interessata dal fenomeno di dissesto idrogeologico. Se andrà in porto, ed io ci credo – ha sottolineato Porcelli -, sarò felicissimo del finanziamento che l’amministrazione provinciale avrà ottenuto. Occorre però che i finanziamenti richiesti alla Regione Calabria siano messi a terra ora. La sicurezza dei cittadini non può più essere rimandata. Mancano gli interventi più elementari, al contempo indispensabili, per una corretta manutenzione di una strada percorsa da centinaia di migliaia di veicoli in estate e in inverno» come:

  • segnaletica orizzontale;
  • dispositivi retroriflettenti integrativi per aumentare la visibilità della sede stradale in caso di nebbia, pioggia e punti pericolosi;
  • riparazione delle buche stradali;
  • ripristino dei canali di scolo che attualmente non esistono più e che fanno si che con le piogge invernali la strada diventa un fiume.
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«Queste poche cose devono essere fatte subito – ha chiosato Porcelli -. L‘Unico intervento previsto per il territorio comunale di Drapia nel Piano delle opere pubbliche 2024-2026 sull’annualità 2026 è quello riguardante la Sp n. 18 Drapia-Gasponi-Brattirò-Ciaramiti per un importo di 300mila euro per il quale chiederò di avere gli elaborati progettuali per tempo. Fatti, non sogni. Con tutti quei milioni di euro di cui si è scritto, si farebbe del Comune che amministro un bel giardino affacciato sul mare: vorrei crederci». Sulla variante di Caria in fine, «in merito alla richiesta di accesso agli atti annoto solo una parte della corrispondenza intercorsa tra il Comune di Drapia e l’amministrazione provinciale, quasi sempre comunque mandata anche all’attenzione del presidente:

  • Richiesta incontro urgente per problematiche sulla variante a Caria e per frana sulla Sp n. 17 (06.12.2023 prot. n. 6949);
  • Invito alla soluzione delle criticità riscontrate nell’esecuzione delle opere (18.01.2024 prot. 406);
  • Sollecito riscontro nota prot. n 406 del 18.01.2024 e richiesta accesso agli atti (19.09.2024 prot. 5867);
  • Secondo sollecito prot. 406 e richiesta accesso agli atti inviata al presidente ed al segretario generale (02.10.2024 n. prot. 6230);
  • Mancato riscontro ulteriore sollecito (16.10.2024 n. prot. 6514);
  • Richiesta elaborati progettuali (05.11.2024).

«È trascorso un anno dalla prima pec – ha poi concluso Porcelli – e il presidente afferma oggi che solleciterà gli Uffici, spingendo a tutelarmi ove ciò fosse vero presso l’Autorità giudiziaria. In sintesi, il lavoro da fare è molto e faticoso, ma è il compito che ogni amministratore ha assunto quando si è proposto per rappresentare il proprio territorio e che per tale motivo è stato eletto. Il tutto, si ribadisce, in un’ottica di trasparenza e corretta informazione».

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