Serra San Bruno: la Questura emana due avvisi orali nei confronti di persone ritenute socialmente pericolose
Prosegue l’impegno sul territorio del Commissariato. Da settembre controllate 6.600 persone e 3.700 veicoli. Nove i denunciati
Il Commissariato di Polizia di Serra San Bruno, guidato dal commissario capo Gianmarco Perri, ha notificato due avvisi orali con cui il questore della provincia di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti, ha invitato due individui ritenuti socialmente pericolosi a tenere una condotta conforme alla legge e al vivere sociale. A renderlo noto in un comunicato stampa è la stessa Questura di Vibo. Nello specifico, l’attività condotta dalla divisione Anticrimine della Questura, diretta dal vicequestore Domenico Lanzaro, ha permesso di appurare che uno dei due avvisi riguardava una persona già sottoposta alla misura di prevenzione personale dell’avviso orale, alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, nonché condannato con sentenze irrevocabili per reati in materia di stupefacenti, armi ed in materia di criminalità organizzata.
«Nell’innalzare i livelli di controllo del territorio e di contrasto alle varie forme di illegalità, il Commissariato di Serra San Bruno – prosegue la nota stampa -, sulla base di una linea strategica condivisa con la Questura, ha, negli ultimi mesi, notevolmente intensificato i servizi a ciò preposti. In particolare, dal mese di settembre fino a data odierna, le volanti serresi hanno incrementato la loro attività, sottoponendo a controllo oltre 6.600 persone e circa 3.700 veicoli, svolgendo, inoltre, più di 1.000 accertamenti sul rispetto delle prescrizioni imposte a soggetti gravati da restrizioni della libertà personale. Le attività intraprese hanno inoltre permesso di monitorare individui socialmente pericolosi, fungendo così da deterrente per possibili azioni di criminalità diffusa, ed incidendo in maniera significativa sulla sicurezza dei cittadini. Si è così proceduto al deferimento di all’Autorità giudiziaria di 9 persone, ritenute a vario titolo responsabili di reati, ed avviando nei confronti di altre 7 persone i procedimenti per l’irrogazione di misure di prevenzione di pubblica sicurezza».
Il Commissariato di Serra “avamposto” della Questura
Il Commissariato di Serra San Bruno venne infatti istituito nell’estate del 1989, a seguito di un efferato fatto criminale, quale l’uccisione di un pregiudicato a colpi d’arma da fuoco fuori dalla chiesa e davanti a tanti fedeli. L’episodio, di chiaro stampo mafioso, si inseriva nella lunga e sanguinaria faida tra due gruppi criminali che imperversavano nel territorio. La risposta dello Stato, per il ripristino della legalità e della sicurezza dei cittadini, fu subito chiara e forte: l’istituzione di un nuovo presidio di Polizia, con la creazione di un nuovo Commissariato nel cuore delle Serre.
I risultati non tardarono ad arrivare. Gli incessanti sforzi profusi dai poliziotti da poco insediatisi portarono in poco tempo all’arresto dei protagonisti di quella faida, decretandone, di fatto, la fine. Successivamente, il Commissariato fu impegnato nel contrasto di un altro fenomeno, a quei tempi molto diffuso e particolarmente odioso, quale i sequestri di persona, ed anche in quel caso la risposta fu celere e positiva. Fin dalla sua istituzione, il Commissariato ha così avuto un ruolo di primo piano nel contrasto alle diverse forme di criminalità, grazie all’impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, da sempre posto a garanzia della legalità, della sicurezza e dell’ordine pubblico in quel territorio.