mercoledì,Novembre 13 2024

Segnalati dai residenti mentre si aggirano con fare sospetto in una strada di Vibo: la Questura emette due provvedimenti di rimpatrio

A carico delle persone controllate dagli agenti della divisione Anticrimine sono risultati diversi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio: divieto di entrare nel territorio comunale per almeno due anni

Segnalati dai residenti mentre si aggirano con fare sospetto in una strada di Vibo: la Questura emette due provvedimenti di rimpatrio

Nel corso dell’attività condotta dalla Polizia di Stato, volta ad assicurare una maggiore tutela della collettività e della sicurezza pubblica, il questore della provincia di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti, all’esito di un’accurata istruttoria posta in essere dai poliziotti della divisione Anticrimine della Questura, ha emesso due provvedimenti di rimpatrio con divieto di ritorno nel comune di Vibo Valentia a carico di altrettanti soggetti, provvedimenti con cui ha obbligato le persone destinatarie, ritenute socialmente pericolose, ad allontanarsi dal territorio comunale inibendone il ritorno. 

Nello specifico, due dei provvedimenti emessi hanno riguardato due uomini segnalati da cittadini in quanto notati aggirarsi attorno a edifici di una via del centro. Allertate immediatamente le volanti della Questura e sottoposti a controllo di polizia, gli stessi non sono stati in grado di fornire agli operatori un valido motivo circa la loro presenza in una zona residenziale di Vibo Valentia, in passato teatro di diversi furti in abitazione. Atteso, inoltre, che su entrambi gravavano condanne per reati contro la persona e contro il patrimonio, è stato emesso nei loro confronti il provvedimento in questione, con il quale sono stati allontanati dal comune di Vibo Valentia con divieto di farvi rientro per due anni.

Sempre nell’ambito delle attività volte a prevenire la commissione di reati, il questore ha inoltre emesso tre avvisi orali nei confronti di altrettanti soggetti gravati da precedenti penali e di polizia che, valutati attentamente dalla divisione Anticrimine, hanno presentato elementi idonei ad evidenziarne la pericolosità sociale, motivo per il quale sono stati ammoniti a modificare le proprie condotte e cambiare stile di vita.

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