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Vazzano, Consiglio lampo sui bonifici dello scandalo. Il sindaco Massa: «La mia firma usata senza autorizzazione». L’opposizione: «Si dimetta»

Clima teso nel corso dell'Assemblea convocata in merito alla sottrazione di fondi che un dipendente avrebbe accreditato sui suoi conti. Il primo cittadino conferma il ritrovamento di due proiettili sulla sua auto

Vazzano, Consiglio lampo sui bonifici dello scandalo. Il sindaco Massa: «La mia firma usata senza autorizzazione». L’opposizione: «Si dimetta»
Vazzano, il Consiglio Comunale aperto tenutosi questa mattina

Continua a tenere banco la questione, all’interno del Comune di Vazzano, inerente la presunta appropriazione indebita che ha scosso il piccolo centro. La cosiddetta “polvere sotto il tappeto” è stata scoperta dal nuovo revisore dei conti, nominato dalla Prefettura, che si sarebbe reso conto di alcune anomalie di bilancio e di alcuni bonifici sospetti, comunicando quanto scoperto al sindaco Vincenzo Massa il quale è anche il responsabile dell’ufficio finanziario. L’artefice di tutto ciò sarebbe un dipendente comunale, al servizio dell’amministrazione da parecchi anni, che avrebbe versato su proprio conto (e su quello di un suo parente) una somma che si aggira intorno ai 130mila euro: due accrediti bancari di 60mila e 70mila euro. Ma sarebbe soltanto la punta dell’iceberg. Uno scandalo che ha creato indignazione nella comunità, nonostante il sindaco abbia immediatamente denunciato ai carabinieri quanto scoperto dal revisore dei conti. Questa mattina erano tanti i presenti per assistere al Consiglio comunale aperto e avente come oggetto, appunto, “denuncia irregolarità amministrativo-contabile”.

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Le accuse dell’opposizione

La cittadinanza presente al Consiglio Comunale

Durante il Consiglio comunale, l’amministrazione, sindaco Massa compreso, si è limitata ad ascoltare il pensiero dell’opposizione, la quale ha visto innanzitutto l’intervento del capogruppo di minoranza di Liberamente Vazzano, Giuseppe De Masi: «Prendiamo atto dell’assenza del revisore dei conti, dunque non possiamo chiederle i dettagli della questione per un maggiore approfondimento. Al sindaco, però, vogliamo chiedere chi si occupa e chi ha le competenze per l’erogazione di somme e, soprattutto, chi è responsabile delle modalità tecniche che hanno creato queste gravi alterazioni del rendiconto di gestione. Un reato del genere può portare anche alla responsabilità erariale, ovvero un danno causato al patrimonio dell’ente pubblico. Si tratterebbe, in questo caso, di mettere mano alle proprie tasche e pagare. L’unico atto che può fare il sindaco Massa, in uno dei periodi più bui di Vazzano, è dimettersi. A tal proposito nei prossimi giorni avanzeremo una mozione di sfiducia».

Lo stesso De Masi ha poi evidenziato: «Chi si occupava materialmente dell’area finanziaria era un collaboratore del sindaco, con quest’ultimo che ha dirette responsabilità su quanto successo. Responsabilità che sono di natura anche politica, per non aver controllato tutto l’apparato amministrativo e per non aver saputo gestire la situazione in maniera trasparente».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Vincenzo La Caria, ex vicesindaco e assessore di maggioranza e passato, da circa un anno, con l’opposizione: «Il 4 gennaio scorso ho lasciato l’incarico di vicesindaco e di assessore di maggioranza poiché il sindaco mi ha revocato l’incarico non ritenendomi più un suo collaboratore di fiducia. Così sono passato alla minoranza anche per denunciare quanto stava accadendo all’interno del Comune di Vazzano, poiché non mi piaceva la gestione di alcune cose. La situazione è molto grave e l’ufficio finanziario del sindaco ha commesso un grave atto per il quale noi dobbiamo fare chiarezza. Confidiamo anche nella magistratura. L’ufficio tecnico è gestito dal sindaco, e dunque vorremmo sapere chi ha fatto il bonifico e qu quale conto è stato mandato».

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Durante il Consiglio è intervenuto anche l’altro membro dell’opposizione, Domenico Maida: «Non avendo avuto i verbali del revisore dei conti, non sappiamo con esattezza quanti soldi sono stati rubati a questo ente ma, secondo noi, i responsabili di queste mancanze sono essenzialmente due: il responsabile dell’ufficio finanziario e lo stesso sindaco. Abbiamo più volte consigliato il sindaco di dotare l’ente di un responsabile finanziario ma non ha mai voluto, affermando che il bilancio era in attivo e che Vazzano era l’unico paese a non avere problemi finanziari, ma forse si sbagliava. Oggi, grazie alla dottoressa Aloi, siamo a conoscenza del fatto che sono state versate delle somme sui conti di una persona che da due anni prestava servizio in questo comune. Ma, soprattutto, perché questa persona aveva accesso alle spese del nostro Comune? Il sindaco si è autonominato responsabile dell’area finanziaria, ma è anche responsabile del furto che i cittadini hanno subito a causa del suo egoismo a del suo protagonismo, incentrando tutte le deleghe nelle sue mani. Oggi Vazzano si vergogna di avere un sindaco complice dello scandalo più grande della storia di questo paese. Lo stesso primo cittadino, per rimediare, deve risarcire il Comune di tutte le somme sottratte, oltre a pagare nelle sedi competenti. Non mi resta che chiedere alla maggioranza tutta un gesto di maturità: le dimissioni».

La versione del sindaco

Il Comune di Vazzano

Limitatosi ad ascoltare durante il Consiglio comunale, il sindaco Vincenzo Massa si è concesso ai nostri microfoni, fornendo la sua versione dei fatti: «Una volta presa visione del verbale del revisore dei conti e della conseguente gravità del fatto, ho agito tempestivamente nel denunciare tutto ai carabinieri, fornendo una dettagliata ricostruzione dei fatti. In questo momento delicato vorrei ringraziare la dottoressa Aloi perché, grazie alla sua scrupolosità, ha evidenziato le più minime criticità relative ai conti dell’ente e che nessuno mai aveva rilevato finora. Altro non dirò perché tutto è al vaglio degli inquirenti e non vorremmo che qualche parola di troppo potesse sporcare le indagini. L’ex dipendente ha abusato della mia firma digitale senza essere autorizzato e, di questo, stiamo collaborando quotidianamente con chi di competenza».

La cittadinanza, inoltre, nei giorni scorsi è stata scossa da un altro fatto questa volta intimidatorio, ovvero due pallottole rinvenute sulla vettura del sindaco: «Faccio politica da tanti anni – afferma il primo cittadino – anche a livello provinciale e con qualche riconoscimento sul territorio regionale, ma non mi è mai successo un fatto del genere. Per questo dico a tutti di abbassare i toni, augurandomi che quell’episodio sia isolato e frutto della mente di qualcuno che ha perso la lucidità. Ma chi l’ha persa per un attimo per mettere due proiettili sulla mia macchina, potrebbe perderla facendo anche qualcosa di irreparabile. Io farò di tutto affinché il torto venga restituito e, come amministrazione, abbiamo piena fiducia nella magistratura. Mi auguro che in poco tempo venga fuori qualcosa».

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