Pistola ritrovata ad Ariola di Gerocarne, libera la moglie del latitante Gaetano Emanuele
Il gip del Tribunale di Vibo Valentia non ha disposto alcuna misura cautelare per la donna arrestata mercoledì. La Procura aveva chiesto il carcere
Udienza di convalida stamane dinanzi al gip del Tribunale di Vibo, Roberta Ricotta, per l’arresto (avvenuto mercoledì sera) di Angela Vono, 44 anni, di Ariola di Gerocarne. Dopo la convalida dell’arresto operato dai carabinieri, il gip – in accoglimento delle argomentazioni del difensore, l’avvocato Giuseppe Di Renzo – non ha disposto per la donna alcuna misura cautelare e la stessa è stata quindi rimessa in totale libertà. Angela Vono ha così lasciato il carcere di Reggio Calabria per far ritorno ad Ariola di Gerocarne.
L’ufficio di Procura di Vibo Valentia aveva invece chiesto al gip l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Detenzione e porto illegale di arma da fuoco, l’accusa nei confronti di Angela Vono, moglie del latitante Gaetano Emanuele, 49 anni, irreperibile dal giugno scorso quando è sfuggito all’operazione antimafia Habanero che lo vede indagato per la strage di Ariola che il 25 ottobre del 2003 è costata la vita ai cugini Francesco e Giovanni Gallace ed a Stefano Barilaro.
Era stata la stessa Angela Vono mercoledì sera a consegnare ai carabinieri – impegnati in una perquisizione in un’area indicata dal figlio Nazzareno Emanuele – una pistola ritrovata non lontana dal luogo di abituale dimora della famiglia Emanuele-Vono. Un ritrovamento, quello della pistola, avvenuto nell’ambito delle indagini che mirano a far luce sulla sparatoria messa in atto a Sorianello, dopo una lite in un bar, ai danni dell’argentino Jeremias Lovrovich, raggiunto a casa da un colpo d’arma da fuoco al polpaccio, la sera del Natale dello scorso anno. Per tale vicenda si trovano in carcere (con le accuse di lesioni personali aggravate, porto ed esplosione di colpi d’arma da fuoco, violazione di domicilio e danneggiamento): Giuliano Nardo, 20 anni, di Sorianello (difeso dagli avvocati Giuseppe Orecchio e Vincenzo Cicino); Michele Idà, 27 anni, di Gerocarne (difeso dall’avvocato Giuseppe Di Renzo) e Nazzareno Emanuele, 19 anni, anche lui di Gerocarne (assistito dall’avvocato Giuseppe Di Renzo). Spetterà ora ad ulteriori esami scientifici stabilire se la pistola ritrovata mercoledì sera e consegnata dalla Vono ai carabinieri sia la stessa arma usata per la sparatoria di Natale dello scorso anno.