Strage di Ariola, la Cassazione annulla con rinvio l’ordinanza di custodia in carcere per Gaetano Emanuele
Dovrà essere una nuova sezione del Tribunale del Riesame di Catanzaro a pronunciarsi. Coinvolto nell’operazione Habanero, l’indagato si trova allo stato latitante
La prima sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gaetano Emanuele, 49 anni, di Ariola di Gerocarne, coinvolto nell’operazione antimafia della Dda di Catanzaro denominata Habanero, scattata nel giugno scorso. Dovrà quindi essere una nuova sezione del Tribunale del Riesame di Catanzaro a doversi pronunciare sull’ordinanza custodiale emessa dal gip distrettuale. La Suprema Corte ha infatti accolto il ricorso degli avvocati Giuseppe Di Renzo, Alessandro Diddi e Mauro Lanzo, difensore di Gaetano Emanuele, indagato per la strage di Ariola che il 25 ottobre del 2003 è costata la vita ai cugini Francesco e Giovanni Gallace ed a Stefano Barilaro. Gaetano Emanuele è attualmente latitante, essendo sfuggito nel giugno scorso alla cattura a seguito dell’operazione Habanero. Era ritornato in libertà nel dicembre del 2022 avendo finito di scontare una condanna definitiva ad anni16, mesi 11 e giorni 10 di reclusione, ottenuta attraverso il “continuato” fra la sentenza “Luce bei boschi” e altra condanna per narcotraffico.
Lo sconto di pena, dovuto alla fungibilità dopo il “continuato”, l’ha portato a scontare alla fine poco più di 10 anni ritornando in libertà nel dicembre 2022 per poi darsi alla latitanza nel giugno scorso per sfuggire al nuovo ordine di arresto per la strage di Ariola con l’accusa di esserne il mandante ed uno degli esecutori materiali. Gaetano Emanuele è il fratello del boss Bruno Emanuele, attualmente detenuto per scontare una condanna definitiva all’ergastolo per il duplice omicidio dei boss rivali Giuseppe e Vincenzo Loielo.
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