“Foglie rosse, foglie gialle”: la kermesse autunnale che ha unito la comunità a San Giovanni di Zambrone
La parola ha avuto un ruolo centrale con letture di poesie in vernacolo di numerosi scrittori vibonesi. A fare da cornice alla III edizione dell'evento poi la musica popolare del gruppo “I Giamberiani”
Una giornata d’autunno ha fatto da cornice, domenica, alla terza edizione di “Foglie rosse, foglie gialle”, un evento che per i sangiovannesi si è rivelato particolarmente ricco di significato e bellezza. Nonostante le variazioni meteo, che hanno alternato pioggia, sole e un leggero freddo, «l’iniziativa – ha fatto sapere il sindaco di Zambrone, Corrado L’Andolina – si è svolta regolarmente all’aperto, proprio nella frazione San Giovanni, in concomitanza con la celebrazione della Madonna di Romania, che quest’anno ha acquisito un sapore ancora più speciale grazie alla partecipazione della comunità».
Finanziata dalla Legge regionale n. 13/85 e parte del programma “Calabria straordinaria”, la manifestazione «ha saputo attrarre numerosi partecipanti e si è contraddistinta per la sua semplicità e per la volontà di rafforzare l’identità locale». E così, caldarroste fumanti «preparate dai volontari del posto e il vino pregiato della Cantina Artese, i cui vitigni si trovano nel Comune di Zambrone, hanno deliziato il palato dei presenti». Ma “Foglie rosse, foglie gialle” non è stata soltanto gastronomia. «La parola ha avuto un ruolo centrale – ha sottolineato L’Andolina -, con letture di poesie in vernacolo di poeti vibonesi: Rosa Veneziano, Giuseppina Prostamo, Paola Giancani, Vera Console, Tania Marino, Rosina Tavella, Antonella Valeriano, Margherita Pietropaolo, Bruno Mobrici, Michele Celano, Francesco Fiamingo, Romana Grillo, Michele Marcello, Antonella Daffinoti, Carrnela Costanzo, Rino Rosario Lo Giacco e Romina Candela. Le loro opere hanno sorretto un ponte tra la tradizione e la contemporaneità, spaziando dall’ironia a riflessioni profonde sulla pace e storie di vita reali, facendo vibrare le corde emotive della comunità».
«Le poesie – ha sottolineato il sindaco – si sono caratterizzate per la loro poliedricità: ironiche, ispirate al mondo antico, collegate alle contemporaneità, al tema della pace, ad episodi realmente accaduti nella storia recente di Zambrone e così via. Ad amalgamare i poeti, il Comitato artistico-letterario Crisalide coordinato da Romina Candela». A impreziosire l’evento, «c’è stata anche un’esposizione di opere pittoriche grazie all’estro di Tania Marino, Vera Console e Sara Piccolo, che hanno regalato una dimensione visiva alla giornata di festa. La risposta della comunità è stata calorosa e non sono mancati i rappresentanti istituzionali, tra cui la consigliera Enza Carrozzo, il vicesindaco Nicola Grillo, il presidente del Consiglio Marcello Giannini e Romana Grillo, nella duplice veste di poetessa e consigliere comunale. Presenti anche il consigliere provinciale Giampiero Calafati e don Mario Fusca, parroco di San Giovanni, a testimonianza di una presenza collettiva che rimarca l’importanza dell’evento».
La musica «ha contribuito a creare un’atmosfera festiva e coinvolgente, grazie al gruppo popolare “I Giamberiani” che, proprio a Zambrone circa vent’anni fa ha mosso i primi passi, attraverso il coinvolgimento nel noto Tamburello Festival. Andrea Bressi, studioso rigoroso di tradizioni popolari; Daniele Mazza, costruttore di strumenti musicali popolari, e un altro giovane “sonaturi”, Luca Mirarchi hanno composto il trio che ha reso speciale la kermesse. Una serata sobria e divertente – ha poi concluso L’Andolina -, fatta di cultura e allegria, di comunità antica che sa vivere la contemporaneità e non intende perdere di vista il senso dell’umanità».