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Stanziati 22,5 milioni di euro per mettere in sicurezza i torrenti di Vibo. La soddisfazione di Limardo: «Per questo ho battuto i pugni sul tavolo»

La Regione Calabria destina le risorse per 14 interventi contro il dissesto idrogeologico, 13 dei quali vedono il Comune come soggetto attuatore. L’ex sindaco: «Risultato della mia amministrazione che mi inorgoglisce». Ecco tutti i lavori previsti

Stanziati 22,5 milioni di euro per mettere in sicurezza i torrenti di Vibo. La soddisfazione di Limardo: «Per questo ho battuto i pugni sul tavolo»
Un'immagine dall'alto delle zone alluvionate nel 2006

Tanti soldi, 22 milioni e mezzo di euro, che spesi bene potrebbero finalmente dare una spinta decisiva al risanamento idrogeologico di Vibo Marina.
La Regione Calabria ha comunicato con una pec al Comune e alla Provincia di aver finanziato, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), tutti gli interventi di ripristino dell’officiosità idraulica e messa in sicurezza dei torrenti che sfociano nella frazione marina della città capoluogo, soprattutto quelli che si dipanano tra il quartiere Pennello e Porto Salvo. A darne notizia è l’ex sindaco Maria Limardo. «È un risultato importantissimo, che mi inorgoglisce – sottolinea -. La Regione ha accolto tutte le richieste avanzate dalla mia amministrazione, con riferimento a ben 14 interventi, 13 dei quali prevedono che il soggetto attuatore sia il Comune. La Provincia, infatti, avrà competenza specifica solo sul fosso Calzone (4 milioni e 270mila euro, ndr) quello che insiste nell’area del nuovo ospedale, dove stava già eseguendo dei lavori. Per il resto l’ente che dovrà progettare e realizzare gli interventi è il Comune». Un concetto, questo, che Limardo rimarca con decisione: «Ho sempre pensato che il territorio debba essere gestito da chi lo governa. Nelle numerose riunioni con la Regione che hanno condotto a questo risultato, ho battuto i pugni sul tavolo affinché i fondi in questione venissero assegnati al Comune di Vibo e non alla Provincia, come veniva ipotizzato in un primo momento».

I lavori, una volta realizzati, consentiranno di rimuovere gli attuali vincoli di edificabilità, che dopo la catastrofica alluvione del 2006 hanno rallentato lo sviluppo della fascia costiera. «È inutile aprire la Tonnara di Bivona, impegnarsi per risollevare le sorti di Vibo Marina, se poi non si può neppure costruire o ristrutturare un B&B perché i vincoli lo impediscono – continua Limardo -. Mi auguro che l’attuale Amministrazione dia continuità a quanto abbiamo ottenuto. I soldi ora ci sono, ma servono i progetti esecutivi e bisogna appaltare i lavori».

Gli interventi finanziati

Nel dettaglio, gli interventi finanziati riguardano il torrente Trainiti (1 milione di euro), il fosso Porto Salvo (tre diversi interventi per 4 milioni di euro), il fosso Tomachiello (due interventi da un milione di euro l’uno), il torrente Sant’Anna (800mila euro), il fosso Cutura (3 milioni di euro), il fosso Sant’Andrea (500mila euro) e il fosso Suriani (2 milioni di euro).
Previsti interventi anche sui sottopassi ferroviari dei fossi Calzona (4 milioni e 270mila euro, con la Provincia come ente attuatore), Galera-Antonucci (1 milione di euro), Cutura-Badessa (2 milioni di euro), Trainiti (930mila euro) e Sant’Anna (1 milione di euro).

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