Incidenti stradali, Vibo tra le province con il maggiore aumento di morti. In un anno in Italia 3mila vittime
Il territorio vibonese registra un incremento del 200%, peggio fa solo Biella. Emerge dai dati Aci-Istat secondo cui ogni giorno sono oltre 400 i sinistri e 8 i morti sulle strade italiane
In tutta Italia nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno causato 3.039 decessi e 224.634 feriti. In media quindi 456 incidenti, 8 morti e 615 feriti ogni giorno. È quanto emerge dai dati Aci-Istat. Tra i tanti numeri snocciolati nel report, Vibo Valentia compare tra le province che in quell’anno hanno registrato gli incrementi percentuali maggiori di decessi sulle strade. Ben +200%: 9 i morti nel 2023, 3 nel 2022 e 9 nel 2019.
Obiettivo dimezzare il numero di morti
Rispetto al 2019 – anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 fissato dalla Commissione Europea con il programma “Road safety policy framework 2021-2030” (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi) – 42 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 56, invece, questo numero è diminuito. In 9 province il numero dei morti è rimasto stabile. In 8 province, inoltre, è stato già raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime, rispetto al 2019. In Italia, infine, nel 2023, la riduzione delle vittime rispetto all’anno di benchmark è ancora contenuta ed è pari al 4,2%.
Incidenti sulle strade italiane: tutti i dati
Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) sono le province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa – in valori assoluti – del numero dei morti. La maggiore diminuzione percentuale di vittime si è, invece, registrata a Novara -68% (11 morti nel 2023, 34 nel 2022 e 19 nel 2019), Oristano -64% (5 morti nel 2023, 14 nel 2022 e 5 nel 2019) e Matera -57% (10 morti nel 2023, 23 nel 2022 e 13 nel 2019). Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori – in valori assoluti – di decessi sulle strade.
Biella (+233%: 10 morti nel 2023, 3 nel 2022 e 8 nel 2019), Vibo Valentia (+200%: 9 morti nel 2023, 3 nel 2022 e 9 nel 2019) e Reggio Calabria (+200%: 30 morti nel 2023, 10 nel 2022 e 25 nel 2019), le province con i maggiori incrementi percentuali.
Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51). Le regioni con la più alta diminuzione – in valori assoluti – dei decessi sono state Piemonte (-63), Emilia Romagna (-32) e Lombardia (-25). Tre le Regioni nelle quali si è verificato il maggiore decremento percentuale dei decessi: Valle d’Aosta (-50%), Basilicata (-41%) e Piemonte (-26%). Tra le regioni il maggior aumento di vittime in valori assoluti è stato registrato in Calabria, (+35), Sicilia (+15) e Abruzzo (+13).Tra le Regioni, l’aumento più alto, in termini percentuali, è stato rilevato in Calabria (+47%), Abruzzo (+22%) e Molise (+14%).
In 13 province, l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,82). Le situazioni più critiche a Nuoro (6,25) ed in Sud Sardegna (6,14).Prato, Genova, Monza Brianza, Rimini, Fermo, Trieste e Milano sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti. Nel corso del 2023, sono deceduti 485 pedoni (stessa cifra rispetto allo scorso anno), 212 ciclisti (+3,4%) – di cui 12 su bici elettrica (-40%) – e 21 conducenti di monopattino (+31,3%). Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (71), seguita da Milano (26) e Napoli (22).Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (11), seguono Latina (10) e Venezia (8). Dei 21 morti su monopattino, 3 sono concentrati nella provincia di Torino, 2 sia nella provincia di Venezia sia di Roma.