Ricadi, fu accusato dal vicino di distruggergli l’orto con i diserbanti: assolto in Tribunale a Vibo
L’imputato era finito sotto processo per lo spargimento di prodotti che la parte offesa lamentava fossero alla base della mancanza di crescita della frutta nel suo terreno
Nessun reato di danneggiamento aggravato. Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia ha assolto perché il fatto non sussiste Antonio Loiacono, 70 anni, di Ricadi, finito sotto processo per lo spargimento di prodotti chimici diserbanti finiti – secondo l’accusa – sulle piante e gli arbusti piantati nell’orto di proprietà di una confinante a Ricadi. Con l’aggravante di aver commesso il fatto su piante di alberi o arbusti. L’ufficio della Procura, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna a sei mesi, mentre la persona offesa – la confinante costituitasi parte civile – aveva chiesto un risarcimento danni di diecimila euro, oltre alla condanna per le spese legali sostenute. La Procura ha basato l’accusa sulla denuncia-querela della parte offesa che, a sostegno delle proprie doglianze, aveva prodotto dei frames di un sistema di video-sorveglianza che riprendeva Loiacono mentre spargeva della sostanza sui terreni.
La difesa – rappresentata dall’avvocato Carmine Pandullo – ha tuttavia sostenuto che nessuna prova evidente o scientifica fosse agli atti per poter dimostrare che la sostanza fosse chimica o un diserbante piuttosto che semplice concime e che, dunque, nessuna evidenza scientifica aveva dimostrato che la mancata maturazione e produzione di frutti, così come lamentata dalla parte offesa, fosse riconducibile allo spargimento di tale sostanza. Da qui la sentenza di assoluzione.