Gioco d’azzardo nel Vibonese, l’incredibile record di Stefanaconi: 7° in Italia con 9mila euro pro capite. Ricadi al 23° posto (6mila euro)
Nella classifica stilata da Federconsumatori anche Soriano, Mileto, Sant'Onofrio e Tropea. Molteplici le ragioni: sottosviluppo economico e sociale ma anche riciclo di denaro sporco
Ennesimo primato negativo per la provincia di Vibo Valentia, che si attesta in cima alla classifica nazionale del gioco d’azzardo online. Questo è quanto emerge dal report della Fondazione IsConn e della Federconsumatori dal titolo “Non così piccoli. La diffusione dell’azzardo online nei piccoli Comuni italiani”. Il quadro allarmante, stando ai dati, evidenzia un incremento significativo delle scommesse online e un impatto economico e sociale sempre più grave. In Calabria, infatti, nel 2023 sono stati spesi oltre 3,7 miliardi di euro in giochi da remoto, con una crescita esponenziale rispetto agli anni precedenti. Vibo, in particolare, è tra le cinque province con il maggior numero di giocatori per quanto riguarda i comuni con popolazione compresa tra i 2mila e i 10mila residenti, tra i 18 e i 74 anni. In questo quadro di riferimento, si registrano nel Vibonese numeri decisamente sopra la media nazionale, come a Stefanaconi, che si collaca al settimo posto in Italia con circa 9mila euro pro capite per giocatore (+ 115% nel 2023). Più distante, ma comunque in cima alla classifica nazionale, figura anche Ricadi (23° posto con 6.326 euro pro capite). Seguono poi Soriano Calabro (70° posto con 4.613 euro), Mileto (80° posto con 4.432 euro), Sant’Onofrio (83° posto con 4.411 euro) e Tropea (95° posto con 4.218 euro).
Mentre giocate e perdite sfuggono al controllo, il volume complessivo del gioco online in Italia ha toccato il record di 150 miliardi di euro lo scorso anno, con ben 21 Comuni calabresi collocati fra i primi 116 posti della classifica nazionale. Questo dato, che può sembrare sorprendente, in riferimento al Sud Italia, si evince dal report, si connette a un contesto socioeconomico complesso, dove le difficoltà finanziarie spingono gli individui a cercare soluzioni estreme, spesso nella forma di azzardo. Il giocato medio negli ultimi anni ha mostrato un notevole incremento, con punte che destano allarme tra le autorità locali e le associazioni di tutela dei consumatori.
I dati indicano che i residenti della nostra provincia sono coinvolti in giocate che, considerando le dimensioni demografiche di Vibo Valentia, si traducono in cifre stratosferiche visto il ridotto numero di abitanti. Inoltre, la correlazione tra azzardo online e problematiche di legalità è chiaramente delineata nello studio congiunto di IsConn e Federconsumatori. Le comunità a maggiore concentrazione di criminalità organizzata, infatti, tendono ad avere tassi di gioco più elevati, suggerendo che parte delle giocate online possa essere utilizzata come canale per il riciclaggio di denaro. Questo è un aspetto che non può essere ignorato quando si analizzano i rischi legati all’azzardo in ambito locale. L’altro dato allarmante per Federconsumatori Calabria riguarda un «allargamento delle maglie sui vincoli di apertura degli esercizi commerciali dediti al gioco». Per Domenica Iannello, presidente de Federconsumatori Calabria Aps, «emerge un quadro preoccupante che diventa oltremodo allarmante se si pensa solo all’influenza che su questo settore mantiene la ‘ndrangheta».
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