Incidente su viale Affaccio, profondo dolore a Vibo per la morte di Ivano Purita: lascia la moglie e tre figli
Il professionista 50enne, titolare di un’agenzia di assicurazioni, era sposato con la fisiatra Lorena Scalamandrè. Era a bordo della sua moto con il figlio Giuseppe di 13 anni, rimasto ferito ma non in pericolo di vita. Grande sgomento in città dove la famiglia è molto conosciuta
La città di Vibo Valentia è sconvolta ed avvilita per il sinistro stradale avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle ore 16,30 sulla centralissima via Affaccio, dove ha perso la vita Ivano Purita, appena 50 anni, titolare della Agenzia Generale di Assicurazioni Unipol Sai, di via Santa Maria dell’Imperio.
Era alla guida della sua moto con in sella anche il figlio Giuseppe, di 13 anni, bravissimo Scout del Gruppo Vibo 1, quando c’è stato l’impatto con un furgone. Ai primi soccorritori, intervenuti sul posto, non è rimasto altro che accertare il decesso. Mentre migliorano le condizioni del figlio, trasferito in elisoccorso a Catanzaro, l’accaduto ha messo letteralmente a soqquadro tutti gli ambienti di Vibo Valentia e non solo, dove Ivano Purita era conosciuto come persona speciale, apprezzato professionista e cittadino umile e amabile.
Originario di Tropea ed appartenente ad una delle famiglie più in vista della città cara al filosofo Pasquale Galluppi, era diventato in poco tempo l’amico di tutti. I suoi gesti e comportamenti signorili, la finezza delle sue relazioni interpersonali, la disponibilità, l’alto senso di responsabilità e correttezza ne avevano fatto presto un libero ed esemplare cittadino. Diventa davvero non facile delineare il più adeguato profilo personale di Ivano Purita, legatissimo alla città, amava la cultura e la storia del territorio. Brillava anche per la sua grande umanità e generosità.
Chiamato a dare una mano, nelle immediatezze del post Covid, al Gruppo dei Volontari della Parrocchia di San Giuseppe e San Michele, era riuscito, in un batter d’occhio, a diventare tra i più competenti esperti in materia di organizzazione dei servizi per i più disagiati. «Ivano Purita – ha ricordato, tra l’altro, don Giuseppe La Torre – era un serio punto di riferimento per la Parrocchia, per giovani e meno giovani e per chi è stato in grande sofferenza e disagio sociale».
La sua improvvisa ed immatura scomparsa lascia sconforto e disperazione in tantissimi cittadini, soprattutto nella sua straordinaria famiglia. Oggi Ivano Purita ci ha salutato con il suo tipico e spontaneo sorriso. Ha spiccato il volo, anzitempo, verso la Casa del Padre, dopo aver consegnato l’intera responsabilità della famiglia alla sua meravigliosa consorte, la dottoressa Lorena Scalamandrè, fisiatra, madre di tre incantevoli figli. È partito, per il suo viaggio in un mondo migliore, con la certezza di rimanere sempre nel cuore di moglie e figli.