Bando d’oro al Comune di Vibo, è boom di adesioni: sono 30 gli aspiranti super consulenti che hanno presentato domanda
Nonostante i tempi risicati (appena 7 giorni) e gli stringenti requisiti richiesti, il compenso di 26mila euro netti per 65 giorni di lavoro ha attirato una inaspettata marea di candidati. Ma l’Amministrazione Romeo potrebbe annullare tutto
Per la maggioranza che sostiene il sindaco Enzo Romeo non sarà facile uscire dal cul-de-sac in cui si è infilata chiudendo gli occhi su un avviso pubblico lampo (solo 7 giorni) per reclutare un consulente d’oro da 26mila euro netti (33mila iva compresa) per poco più di due mesi di lavoro (65 giorni). L’occasione di tornare sui propri passi e mandare tutto a monte, annullando la procedura e proponendo una rimodulazione dell’avviso pubblico che allarghi le maglie degli stringenti requisiti richiesti, l’ha offerta l’ultimo Consiglio comunale del 26 settembre scorso, poche ore prima che scadessero i termini, cioè a mezzanotte di quello stesso giorno.
Incalzata dall’opposizione che ha gridato allo scandalo dopo aver appreso da Il Vibonese cosa stava accadendo, la maggioranza ha vacillato ma non ha ceduto sull’annullamento in autotutela della procedura, temendo comprensibilmente la portata della vittoria che la minoranza avrebbe giustamente rivendicato. Insomma, ormai il danno (d’immagine) era fatto, meglio andare avanti e cercare di aggiustare il tiro in corsa. Esplicito in questo senso è stato il capogruppo del Pd, Francesco Colelli, che – pur annunciando il suo voto contrario alla mozione della minoranza – ha ammesso che l’avviso pubblico per il reclutamento del super consulente va rivisto, anche ipotizzando il suo annullamento e la successiva rimodulazione con termini di scadenza più ampi e requisiti meno selettivi, per allargare il ventaglio dei potenziali aspiranti.
Intanto, però, forse del tutto inaspettatamente, il numero di istanze già pervenute è molto alto: circa 30, secondo fonti interne all’Amministrazione. Tre decine di aspiranti che ora bussano alla porta di Palazzo Razza e ostentano i titoli e l’esperienza richiesta dal bando: iscrizione all’Ordine dei giornalisti, due lauree, una in Scienze della comunicazione e l’altra in Beni culturali, esperto di web e social media, ex direttore di testata giornalistica ed ex dirigente d’azienda, il tutto declinato con un’esperienza ultra decennale.
In 30 hanno ritenuto di essere all’altezza e nonostante i tempi risicati, appena una settimana, hanno risposto presente all’appello del Comune di Vibo entro la mezzanotte di giovedì scorso. Trenta aspiranti super consulenti d’oro che ora cercheranno di far valere le proprie legittime aspettative e potrebbero rappresentare una nuova spina nel fianco ormai scoperto dell’Amministrazione Romeo.
La legge, corroborata dalla giurisprudenza del Tar, consente però alle Amministrazioni pubbliche di agire in autotutela e revocare o annullare d’ufficio un bando di concorso in qualsiasi momento della procedura selettiva, fino a quando non sia intervenuta la nomina dei vincitori. Non solo. Come spiega un recente vademecum dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, gli Enti possono procedere anche alla riapertura dei termini qualora siano già scaduti, come in questo caso, nonché procedere alla rettifica del bando, dando la possibilità a chi ha già aderito di integrare la documentazione richiesta. Ed è probabilmente nelle pieghe di questa normativa che si cercherà una via d’uscita che consenta alla maggioranza di salvare la faccia.
L’alternativa è lasciare le cose come stanno e arrivare alla nomina affrontando gli strali dell’opposizione e la pressione sempre più crescente dell’opinione pubblica.
Qualcosa di più si capirà tra oggi e domani, quando la questione sarà messa all’ordine del giorno della riunione della IV Commissione consiliare, alla quale dovrebbe partecipare, come annunciato in Consiglio, l’assessore agli Affari generali e alle Risorse umane, Marco Talarico.