sabato,Settembre 28 2024

Mileto, il sindaco dopo il blitz dell’Ispettorato del Lavoro: «Obbligato a chiudere alcuni locali dopo il rilievo di anomalie e il rischio di denunce penali»

I tecnici ministeriali hanno imposto prescrizioni e disposizioni per ovviare a fili elettrici volanti e alla presenza di muffa, umidità e cattivi odori. Il primo cittadino: «Già disposti gli interventi immediatamente eseguibili»

Mileto, il sindaco dopo il blitz dell’Ispettorato del Lavoro: «Obbligato a chiudere alcuni locali dopo il rilievo di anomalie e il rischio di denunce penali»
Il Comune di Mileto e nel riquadro Salvatore Fortunato Giordano

Ieri il Vibonese ha dato notizia della visita degli ispettori del lavoro al Comune di Mileto e della conseguente chiusura di alcuni locali del Municipio, in cui sono state riscontrate alcune gravi violazioni in materia di sicurezza. Al riguardo arrivano le specificazioni del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, il quale ci tiene a spiegare che i tecnici ministeriali nella loro visita ispettiva di avantieri non hanno chiuso uffici, ma bensì, una volta rilevate delle anomalie in alcuni locali, hanno provveduto a imporre «prescrizioni e disposizioni che se non osservate nei termini previsti faranno scattare le denunce penali». Obblighi che sindaco e amministrazione intendono comunque adempiere e osservare appieno, «tant’è che sin da subito il Comune si è prodigato con i propri uffici e operai, eseguendo già alcune lavorazioni richieste. La decisione invece di vietare l’accesso agli archivi – afferma il primo cittadino – è stata assunta ieri dal sottoscritto con propria autonoma ordinanza per motivi di cautela, semplicemente perché ho constatato che nel breve periodo concessoci, sarebbe stato difficile osservare le prescrizioni in altro modo, dato che è noto che il Comune di Mileto non ha attualmente la disponibilità di risorse tali da poter intervenire immediatamente con la ristrutturazione dei locali attenzionati e non avrebbe neanche il tempo procedurale richiesto per osservare i termini dati. Pertanto – aggiunge – ho ritenuto come sindaco di prendere atto dei rilievi mossi e di ottemperare provvisoriamente con il divieto di accesso negli archivi menzionati, nonché a disporre alcune lavorazioni e a dare ulteriori disposizioni generali all’Ufficio tecnico e agli altri uffici, onde porre in essere gli interventi immediatamente eseguibili e programmare nel futuro un’altra serie di interventi che consegnino a tutti i lavoratori migliori ambienti».

Atteso che l’Ispettorato del Lavoro non ha chiuso i locali interessati e che, di fatto, ha solo costretto il Comune a farlo, Giordano prosegue il suo intervento ricordando che la propria amministrazione appena insediatasi «ha effettivamente rilevato alcune carenze della sede municipale e ha cercato in questi anni di darne soluzione. In primis redigendo e approvando un progetto che riguarda la ristrutturazione dell’intero stabile ivi compresa l’annessa scuola media. Purtroppo – sottolinea – ad oggi non siamo riusciti ad inserire detto progetto nei bandi pubblicati dai vari enti e questo intervento totalizzante non poteva certo farsi con i fondi comunali. Però siamo intervenuti con lavorazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, che hanno riguardato tutti i locali al piano terra, con la creazione di zoccolature in cartongesso e pitturazione di tutti i locali, con l’acquisto di tanti nuovi mobili (scrivanie, librerie, poltrone ergonomiche)  e nuove postazione di computer e con la predisposizione di tende e condizionatori in quasi tutte le stanze, atteso che proprio quell’area ne era da molto tempo sfornita. Inoltre – aggiunge – abbiamo proceduto a ristrutturare la sala consiliare e anche al piano superiore a eliminare alcune gravi infiltrazioni al terrazzo e nella stanza del sindaco, ripitturando i muri e l’intera facciata che sinceramente era improponibile».

A seguire il sindaco ammette che molto va ancora fatto al riguardo, non mancando però di assicurare che molto sarà anche compiuto nel momento in cui il progetto della sua amministrazione troverà accoglimento in qualche finanziamento ad hoc, «consapevoli che il nostro volenteroso personale meriti sempre tante attenzioni. Nel frattempo, abbiamo cercato di adeguarci il più possibile alle regole per la sicurezza sui luoghi di lavoro, ivi compresa l’adozione di un Dvr di cui il Comune era precedentemente sfornito, la nomina del medico e l’attuazione di altre incombenze come le visite fiscali, predisponendo la formazione del personale etc.. che la complessa normativa richiede. Siamo certi – conclude – che la collaborazione istituzionale tra Enti miri a consolidare i rapporti per migliorare sempre di più i nostri beni, affinché siano pienamente fruibili e maggiormente sicuri a vantaggio dei lavoratori, i quali meritano il massimo rispetto. Quindi, adempiremo alle prescrizioni  previste».

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