Ex Bcc di Maierato, avviso di conclusione indagini per 16 persone
L’inchiesta, avviata nel 2015, punta ad accertare le ipotesi di reato di appropriazione indebita e violazione del Testo unico del sistema bancario
Sono 16 i destinatari dell’avviso di conclusione indagini in relazione all’inchiesta coordinata dal pm Barbara Buonanno della Procura di Vibo Valentia e tesa ad accertare eventuali irregolarità nell’attività dei vertici dell’ex Banca di credito cooperativo di Maierato. Un’indagine che aveva preso le mosse alla fine di aprile del 2015 e che aveva già registrato l’iscrizione di varie persone sul registro degli indagati.
Indagati che, come detto, salgono adesso a 16, tanti quanti i destinatari del provvedimento spiccato sempre dal pm Buonanno. Ad essere coinvolti sono i vertici dell’istituto bancario in carica prima della fusione con la Bcc di San Calogero ai quali viene contestata l’appropriazione indebita e la violazione del Testo unico del sistema bancario.
Il tutto era nato da accertamenti condotti dal Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza di Reggio Calabria che aveva passato al setaccio atti e documenti al fine di accertare presunte irregolarità emerse nel corso di un’ispezione della Banca d’Italia, i cui esiti erano stati poi trasmessi alla Procura vibonese.
Tra i rilievi mossi ai vertici dell’istituto, il fatto che la banca fosse sprovvista di un sistema antiriciclaggio nonché irregolarità nella gestione del credito che avrebbero avvantaggiato soggetti vicini o comunque riconducibili al management della banca stessa.