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Il Comune di Vibo cerca un super consulente: 26mila euro per due mesi ma solo una settimana per trovarlo. Ed è quasi già scaduta

Il termine ultimo per rispondere all’avviso pubblico con il quale si punta ad arruolare un giornalista, ex direttore di testata ed ex dirigente di impresa è mezzanotte di oggi. Eppure il profilo richiesto è di quelli non proprio a portata di mano. O no?

Il Comune di Vibo cerca un super consulente: 26mila euro per due mesi ma solo una settimana per trovarlo. Ed è quasi già scaduta
Il Comune di Vibo Valentia

Un avviso lampo, fulmineo. Appena sette giorni per provare a svoltare il 2024 e mettere in banca un gruzzoletto niente male: 26mila euro per due mesi di lavoro. Per la precisione, declinato in burocratese, si tratta di «un compenso giornata/persona di € 400,00, al netto degli oneri accessori di legge e dell’Iva con una previsione di 65 giornate». Al netto. Perché calcolando anche l’Iva che il Comune si ritroverà in fattura, l’importo complessivo messo a bilancio a valere sui fondi Pac-Pon sfiora i 33mila euro, per la precisione 32.988. Dunque tutto grasso che cola per «il professionista autonomo senza alcun vincolo di subordinazione» che farà centro.

Ma c’è tempo solo fino a mezzanotte di oggi per girare la ruota e presentare la domanda, perché l’avviso di selezione pubblica del Comune di Vibo Valentia «per il reclutamento esperti di particolare e comprovata specializzazione incaricati di espletare funzioni e attività strettamente necessarie a realizzare progetti finanziati dal Pnrr e dalle Politiche di Coesione», scade oggi, cioè alle «23:59:59» del settimo giorno dalla data di pubblicazione dell’avviso, che è stata il 18 settembre scorso.

Il professionista a cui verrà affidato l’incarico, spiega il Comune nel bando, «svolgerà tutte quelle attività di supporto e potenziamento degli uffici comunali impegnati nella realizzazione dei progetti connessi all’attuazione del Pnrr e nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027».

In particolare, collaborando «con il personale dipendente degli uffici comunali impegnato nell’attuazione dei progetti finanziati e nella programmazione di nuovi interventi, il professionista sarà impegnato in attività multidisciplinari per la predisposizione di piani e azioni di comunicazione, pianificazione di eventi, definizione di programmi e progetti, nel campo della valorizzazione dei beni culturali e del turismo in una logica integrata con i processi di sostenibilità e di inclusione». Insomma, comunicazione assortita.

Non a caso Palazzo Razza cerca «un giornalista/pubblicista», iscritto all’Ordine nazionale, che abbia «maturato esperienze in qualità di ufficio stampa e di direttore responsabile di testata», oltre alle scontate competenze in materia di divulgazione via web e social. Laurea? Certo, ma a scelta in due ambiti disciplinari: scienze della comunicazione e beni culturali. Ma non basta. Deve essere anche un manager «nel campo della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, per almeno un decennio e in ruoli apicali e di direzione d’impresa, con comprovata esperienza pluriennale, quanto a tecniche e strumenti, nelle relazioni pubbliche e nella progettazione di eventi e iniziative di rilievo pubblico e/o privato a diffusione pubblica».

Ricapitolando: laureato, giornalista di lungo corso, un po’ social media manager, ex direttore di testata ed ex dirigente d’impresa. Mica cotica. Ma secondo il Comune sette giorni con una domenica in mezzo e un avviso pubblico ben poco pubblicizzato bastano e avanzano a trovare il super consulente.

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