venerdì,Novembre 22 2024

Anche il prefetto di Vibo firma l’accordo con la Dda di Catanzaro contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta

Fare in modo che la criminalità organizzata non allunghi le mani su lavori pubblici e tessuto economico-produttivo del territorio: questo lo scopo del protocollo d'intesa sottoscritto oggi

Anche il prefetto di Vibo firma l’accordo con la Dda di Catanzaro contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta

C’era anche il prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco oggi a Catanzaro per la firma del protocollo d’intesa con la Dda di Catanzaro che punta a prevenire le infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti di lavori pubblici e nel tessuto economico e produttivo del territorio. È stato sottoscritto nella Prefettura di Catanzaro, tra i prefetti dei capoluoghi che rientrano nel Distretto giudiziario di Catanzaro – Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia – e il procuratore della Repubblica facente funzioni del capoluogo, Vincenzo Capomolla.

Si tratta di un accordo, espressione delle intese tra ministero dell’Interno e Procura Nazionale Antimafia, che si muove nell’ottica del potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi interforze Antimafia: il protocollo prevede uno stabile modello di collaborazione tra gli uffici giudiziari e le Prefetture, con il rafforzamento delle competenze dei prefetti nelle attività di prevenzione dell’infiltrazione della criminalità organizzata, attraverso lo strumento della certificazione antimafia, e il versante investigativo proprio della magistratura. A firmare il protocollo con il procuratore ff Capomolla i prefetti di Catanzaro Enrico Ricci, di Cosenza Rosa Maria Padovano, di Crotone Franca Ferraro, e di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco.

«Ci tenevamo a portare all’attenzione dell’opinione pubblica questo protocollo perché è significativo di un rapporto di collaborazione che c’è sempre stato ed è sempre stato forte fra le prefetture e la Procura distrettuale antimafia», ha commentato il prefetto di Catanzaro Ricci, per il quale «il protocollo formalizza questo rapporto di collaborazione e gli dà un quadro più organico. Uno scambio di informazioni nel rispetto assoluto dei ruoli di ognuno e che consentirà anche a noi – ha proseguito Ricci – di avere un quadro più esauriente delle situazioni che verifichiamo e nella nostra attività di prevenzione».

A sua volta, Capomolla ha evidenziato che «si tratta di un accordo con il quale si definisce un modello stabile di collaborazione con l’auspicio di accrescere l’efficienza dell’azione in ambito di prevenzione, tanto l’azione amministrativa delle prefetture quanto quella di competenza della Dda. E – ha sottolineato il procuratore ff di Catanzaro – con l’auspicio di creare un sistema che consenta di contrastare le capacità di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e nella realizzazione delle opere pubbliche. L’accordo – ha concluso il procuratore ff di Catanzaro – si sostanzia nella circolazione di informazioni che consente migliorare la efficienza e la efficacia dell’azione di ciascuno di noi».

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