Filadelfia, dopo 15 anni consegnata la nuova sede dell’Ipsia. Ma ci andranno i ragazzi dello Scientifico
Inizio dell’anno scolastico agrodolce per l’Istituto omnicomprensivo Rita Levi Montalcini: alla soddisfazione per l’attesa finita si aggiungono le preoccupazioni per le condizioni in cui versa la Primaria. La dirigente Viscone: «Bagni fatiscenti e locali ancora non pronti. I bambini non entreranno finché anche l’ultima Lim non sarà attivata»
Tre generazioni di studenti dell’Istituto professionale di Filadelfia l’hanno attesa per 15 anni, ma ora che la loro nuova scuola è finalmente finita e pronta ad aprire i battenti, non saranno loro ad andarci, ma i colleghi del Liceo scientifico. È un inizio d’anno scolastico in chiaroscuro per gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo Rita Levi Montalcini di Filadelfia: da una parte la felicità per l’inaugurazione del nuovo Ipsia, costato un milione di euro e una lunghissima attesa iniziata alla fine degli anni ’10, dall’altra i nuovi disagi che saranno causati dai lavori di adeguamento antisismico programmati dalla Provincia, che renderanno off limits l’attuale sede del Liceo scientifico. Proprio per consentire questo intervento, i 140 studenti dello Scientifico saranno sistemati nelle aule del nuovo edificio che, in realtà, avrebbero dovuto ospitare i ragazzi del Professionale.
Ma, per la dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo, Maria Viscone, a destare maggiore preoccupazione sono le condizioni dei bagni della scuola primaria, «assolutamente inidonei e fuori standard per bambini così piccoli». Nonostante il plesso sia stato sottoposto recentemente a lavori di efficientamento energetico, terminati lo scorso febbraio, i bagni versano ancora in pessime condizioni, con servizi igienici non adatti ai più piccoli, come i due grandi orinatoi che ancora si stagliano sulla parete dei bagni. Le piastrelle danneggiate, la mancanza di superfici antiscivolo, le porte che non si chiudono e i water rotti completano il quadro. Solo negli ultimi due giorni, inoltre, una ditta specializzata inviata dal Comune è intervenuta per la pulizia e la sanificazione dei locali che ospitano le classi della Primaria.
«Sono rammaricata – afferma Viscone – perché c’erano almeno quattro mesi di tempo per poter provvedere alla sanificazione e al decoro dei locali, invece si è aspettato fino alla seconda settimana di settembre per chiamare la ditta di pulizie. Inoltre, l’Ufficio tecnico comunale ci ha fatto sapere che non è previsto alcun intervento di ammodernamento e adeguamento dei bagni, per i quali da anni denunciamo pavimenti scivolosi e scarichi difettosi, porte che non si chiudono e mattonelle che si staccano dalle pareti. Ma, a quanto pare, non c’è l’intenzione di intervenire. Come Scuola rientreremo nel plesso solo quando anche l’ultima Lim, l’ultimo tavolo interattivo sarà rimontato nelle classi e funzionerà perfettamente».
A stemperare la frustrazione e rendere più promettente l’avvio del nuovo anno scolastico alla Montalcini, c’è però, come accennato, l’inaugurazione, giovedì 19 settembre, del nuovo edificio atteso da 15 anni, i cui lavori furono avviati quando a guidare la Provincia di Vibo c’era Francesco De Nisi, attuale consigliere regionale di Azione. «C’è stato da aspettare un bel po’ – continua la dirigente – ma alla fine il nuovo Ipsia è stato completato. Ringrazio per questo il presidente dell’amministrazione provinciale L’Andolina, la dirigente Bellantoni e l’infaticabile geometra La Scala per l’impegno con cui hanno cercato di concludere i lavori prima dell’avvio del nuovo anno scolastico. Ora spero che gli interventi di adeguamento antisismico del liceo siano avviati al più presto per consentire ai ragazzi dell’Ipsia di prendere possesso della nuova sede a loro destinata».
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