Un tentativo di suicidio dietro la morte di Vincenzo Parisi?
Attesa per l’esito dell’autopsia che dovrà stabilire le cause della morte del vigile del fuoco 49enne residente a Ionadi. Secondo quanto riferito da fonti ospedaliere non ufficiali l'uomo sarebbe giunto all’Annunziata di Cosenza con fratture e ferite di grave entità. Il dg dell’azienda ospedaliera cosentina ha disposto un’indagine interna
Sarà l’autopsia a chiarire le reali cause del decesso di Vincenzo Parisi, 49 anni, il cui cuore ha cessato di battere giovedì scorso 22 dicembre nelle corsie dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Caposquadra dei vigili del fuoco, in servizio al comando provinciale di Vibo Valentia, residente a Ionadi ma originario di Francavilla Angitola, Parisi è morto in circostanze tutte ancora da chiarire.
La vicenda inizia tre settimane fa, quando l’uomo, ospite della sorella a Santa Maria del Cedro, sul Tirreno cosentino, in seguito ad una caduta, si frattura i talloni. Viene condotto presso l’ospedale di Cetraro dove però dispongono il trasferimento a Cosenza. Qui Parisi viene sottoposto ad intervento chirurgico. Si procede poi all’ingessatura degli arti ed al ricovero, ma nel reparto di ortopedia non ci sono posti disponibili. Per questo l’uomo viene dirottato nel reparto di neurochirurgia.
Muore a Cosenza il caposquadra dei Vigili del fuoco Vincenzo Parisi, dubbi sulle cause del decesso
Al suo capezzale si alternano le sorelle. Una famiglia numerosa quella del vigile del fuoco. Il decorso operatorio procede senza intoppi, tanto che si profilano le dimissioni del paziente per il 21 dicembre, con trasferimento presso un centro di riabilitazione. All’ultimo momento si decide di trattenere l’uomo almeno per un altro paio di giorni. Le uniche anomalie rilevate dai familiari riguardano la somministrazione delle terapie, per le quali non sarebbe rispettato l’orario indicato nella cartella.
La sera del 21 dicembre la sorella Barbara lo saluta, dandogli appuntamento all’indomani. Cosa sia accaduto nel corso della notte rimane un mistero. Il giorno dopo sopravviene il decesso. Fin qui i fatti per come sono stati raccontati dalla famiglia. Fonti ospedaliere non ufficiali però, riferiscono che le fratture fossero state procurate da un tentativo di suicidio del vigile del fuoco, il quale da tempo soffriva di depressione e che le ferite riportate erano di grave entità. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Achille Gentile vuole vederci chiaro ed ha disposto un’indagine interna.
La Procura di Cosenza ha aperto una inchiesta e disposto l’esame autoptico, a seguito dell’esposto presentato dalla famiglia. Vincenzo Parisi lascia la moglie e due figli. Nominati i legali, si tratta dell’avvocato Guido Contestabile, del foro di Palmi, e di Aurelio Sicilia del foro di Cosenza. Il Procuratore Capo Mario Spagnuolo ha assicurato massima attenzione al caso. L’indagine è nelle mani del sostituto Graziella Viscomi.