domenica,Settembre 15 2024

Narcotraffico: droga dal Vibonese a Catanzaro, resta in carcere Gaetano Muscia

La Cassazione conferma la misura cautelare per il 60enne di Tropea coinvolto nell’operazione Secreta Collis e già sotto processo per l’inchiesta Olimpo

Narcotraffico: droga dal Vibonese a Catanzaro, resta in carcere Gaetano Muscia
Gaetano Muscia

Resta in carcere Gaetano Muscia, 60 anni, di Tropea, tra i principali indagati dell’operazione della Dda di Catanzaro denominata “Secreta Collis” scattata nel gennaio scorso. La Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il suo ricorso confermando l’ordinanza del Tribunale del Riesame del 13 febbraio scorso. Gaetano Muscia è accusato di reati legati al narcotraffico e in particolare – unitamente a Christian Papasidero, 38 anni, di Tropea, e Santina Pasqualone, 50 anni, di Gioia Tauro, ritenuta legata a Muscia – di aver rifornito di cospicui quantitativi di droga i membri attivi di un sodalizio che deteneva il monopolio dello smercio delle sostanze stupefacenti nel capoluogo di regione con base operativa nei quartieri di Gagliano e Mater Domini a Catanzaro e con a capo Domenico Rizza. Muscia e la Pasqualone avrebbero quindi ceduto cocaina per 30mila euro agli indagati Massimo Longo, Raffaele Iiritano, Vittorio Gentile, Francesco Agostino. Per il recupero del credito, Gaetano Muscia si sarebbe affidato a Santina Pasqualone e Christian Papasidero. 

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Il reato sarebbe stato commesso tra la provincia di Vibo Valentia e Catanzaro e copre un arco temporale che va dal giugno 2021 a gennaio 2022. Per il gip distrettuale, i tre indagati si sarebbero stabilmente dedicati “in maniera professionale allo spaccio di sostanze stupefacenti”. Nell’ambito dell’inchiesta Secreta Collis nei confronti di Gaetano Muscia la Dda ha già avanzato richiesta di rinvio a giudizio unitamente ad altri 30 indagati, mentre lo stesso Muscia si trova già sotto processo nell’ambito del maxiprocesso Olimpo in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia dove risponde del reato di associazione mafiosa con il ruolo di partecipe della ‘ndrina La Rosa di Tropea e organizzatore delle attività di reinvestimento dei proventi illeciti e di gestione delle attività imprenditoriali promosse dai fratelli Antonio e Francesco La Rosa. Gaetano Muscia è anche accusato di essere l’esecutore delle disposizioni di Antonio La Rosa nel settore estorsivo ed in quello relativo all’individuazione dei luoghi in cui nascondere i latitanti.

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