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La 106 come il “Tristo mietitore”: ancora un morto sulla strada più insanguinata della Calabria

Ennesima vittima sulla dorsale jonica, un ragazzo di 22 anni che si è scontrato con la sua auto contro un altro mezzo all’altezza di Trebisacce

La 106 come il “Tristo mietitore”: ancora un morto sulla strada più insanguinata della Calabria
Il luogo dell'incidente e la vittima 22enne

Ancora un’estate di sangue sulla principale strada della dorsale jonica, via di collegamento cruciale che però continua a collezionare croci lungo il suo tracciato, ecco perché ovunque è conosciuta come “la strada della morte”.
Non ce l’ha fatta neppure Giuseppe Pio Cristiano, appena 22 anni, coinvolto nell’incidente che si è verificato ieri sera sulla SS106 all’altezza di Trebisacce. Originario di San Lorenzo del Vallo, ha perso la vita in seguito a uno scontro frontale tra la sua Citroën C3 e una Mercedes Vito a nove posti. L’altro conducente coinvolto nell’incidente ha riportato solo ferite lievi ed è stato prontamente soccorso dal personale del 118, giunto tempestivamente sul luogo del sinistro. La notizia della morte di Giuseppe ha gettato nello sconforto la sua famiglia e l’intera comunità.

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Le forze dell’ordine stanno conducendo approfondite indagini per chiarire con esattezza le dinamiche dell’incidente. Nel frattempo, le condizioni dell’altro ferito vengono monitorate dai medici. Mentre la comunità si stringe attorno alla famiglia di Giuseppe, resta l’amara consapevolezza che una vita è stata spezzata troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo conosceva e amava. La SS106 Jonica continua a mietere vittime.

«Cari Amici, questo è il volto di Giuseppe Pio Cristiano, il giovane di 22 anni che ha perso la vita nel tragico scontro di ieri sera a Trebisacce, in provincia di Cosenza». Inizia così il post dell’ingegnere Fabio Pugliese, responsabile del Comitato scientifico dell’Associazione Basta Vittime sulla SS106, sull’ultimo tragico incidente che ha portato alla morte del giovane 22enne.

«Lascia due genitori ed una sorella distrutti dal dolore, una comunità, quella di San Lorenzo del Vallo, incredula ed affranta e molti, moltissimi amici tristi ed in lacrime per la perdita di un ragazzo esemplare, ben voluto e stimato. La Calabria perde uno dei suoi figli migliori. L’ennesimo quest’anno! Chissà se la sua morte potrà far risvegliare le coscienze di chi può e deve costruire una strada moderna e sicura a 4 corsie con spartitraffico centrale cancellando la vergona della “strada della morte” in Calabria, la più grande strage di Stato della storia della Repubblica Italiana… Serve subito un Ponte: non quello sullo Stretto, – conclude Pugliese – ma quello tra chi Governa e la propria coscienza!».

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