giovedì,Settembre 19 2024

«Gabriele era un puro», commozione al funerale del 23enne vibonese ritrovato senza vita in mare

Toccante omelia durante le esequie del ragazzo di Porto Salvo il cui corpo è stato portato a terra dalla Guardia costiera: «Servono esperti di umanità che sappiano quando serve un abbraccio»

«Gabriele era un puro», commozione al funerale del 23enne vibonese ritrovato senza vita in mare
Il feretro accolto dalla comunità commossa
Palloncini bianchi per Gabriele

Una folta e commossa folla si è riunita questo pomeriggio nel duomo di San Leoluca a Vibo Valentia per dare l’ultimo saluto a Gabriele Alessandria, il giovane di 23 anni ritrovato in mare due giorni dopo la sua scomparsa. Un evento che ha scosso l’intera comunità, ridotta in lacrime, ma unita nel dolore e nella solidarietà verso la famiglia. Quanto accaduto ha scosso profondamente anche l’amministrazione comunale guidata da Enzo Romeo che ha dichiarato il lutto cittadino. La cerimonia funebre, officiata da don Nicola Scordamaglia, ha rappresentato un momento di grande commozione e riflessione collettiva.

L’abbraccio dei suoi amici

Le parole del sacerdote hanno risuonato nel cuore di tutti i presenti, richiamando l’attenzione sull’eredità di amore e umanità che Gabriele ha lasciato. «Gabriele ha riempito il duomo di San Leoluca», ha esordito il parroco, sottolineando con emozione il legame del giovane con la comunità che ora lo piange. Don Nicola ha sollecitato i presenti a riflettere sull’importanza delle relazioni umane, invitando tutti a diventare persone più umane. «Oggi siamo qui per dire grazie al Signore per averci fatto assaporare la purezza di Gabriele. Abbiamo bisogno di imparare a comprendere le richieste di aiuto degli altri, che possono manifestarsi attraverso un semplice abbraccio, una carezza o una parola di conforto», ha spiegato, evidenziando come oggi la nostra società sia «fortemente ammalata del male dell’indifferenza».

Una gigantografia per salutarlo

Nel momento del dolore, la comunità è stata chiamata a una responsabilità collettiva: seminare amore. «Da questo male si guarisce con il bene e con l’amore da seminare con generosità», ha esortato il parroco, rammentando che «Gabriele vorrebbe che noi seminassimo questo bene, questo amore». Le sue parole hanno creato un’atmosfera di riflessione e impegno, trasformando il dolore per la perdita in un’opportunità per rinnovare i legami e diffondere un messaggio di solidarietà.

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