Ricadi, arriva il maltempo e il mare dai colori caraibici diventa marrone: frane, allagamenti e torrenti di fango
Residenti e turisti sorpresi dal repentino cambio di scenario e dal paesaggio completamente trasformato nel giro di poche ore. Impraticabili gli accessi alle spiagge. Ecco tutti i maggiori danni causati dai temporali
Sono ingenti i danni lungo la costa, specie quella ricadese, in seguito al maltempo scatenatosi ieri. I fattori sono molteplici: dal terreno troppo secco che non ha avuto modo di assorbire in un primo momento la pioggia, alle opere dell’uomo che sono state letteralmente aggredite dalla forza dell’acqua e, in alcuni casi, spazzate via. Anche raggiungere Ricadi per molti automobilisti è stata un’impresa, dal momento che la strada provinciale n. 22, oggetto di recenti interventi di riqualificazione, si è presto trasformata in un fiume di fango da guadare. Gran parte di Capo Vaticano, contraddistinta dal blu smeraldo delle sue acque è velocemente passata al colore marrone e diversi detriti e spazzatura hanno invaso tutti gli accessi a mare. Quanti si trovavano a Torre Marino hanno poi potuto assistere al distaccamento di una piccola corona di frana che ha invaso di fango la spiaggia e lo specchio di mare antistante.
La pioggia tanto attesa, anche in spiaggia dai bagnanti fino a pochi minuti prima del temporale a caccia di fulmini da fotografare, fortunatamente non ha coinvolto nessun residente o turista ma il territorio, nel cuore di una stagione estiva che solo ora ha ingranato davvero la marcia giusta, è visibilmente ferito. È ancora presto quantificare i danni, per via dell’allerta gialla ancora in corso che potrebbe nuovamente influire sulle zone colpite, ma una volta tornato il sole accedere alle spiagge di Ricadi sarà un’impresa, consolo per i disabili.
Tutti gli accessi a mare danneggiati
L’acqua incanalatasi nel fosso “Carnevale” intubato, nel quale defluisce il “troppo pieno” del depuratore di Santa Maria, si è ripresa i suoi spazi cancellando l’accesso a mare, sbancando una parte di spiaggia e depositando a riva tutto quello che lungo il canale ha incontrato: spazzatura, detriti e canneti. Il parcheggio di Grotticelle, oggetto di importanti lavori lo scorso anno, si è trasformato in una piscina di fango. Proprio su questi lavori, i ritardi del cantiere e la tipologia degli interventi effettuati, l’opposizione aveva usato il guanto di ferro contro l’amministrazione Tripodi: «Prima dei lavori – aveva affermato più volte il capogruppo d’opposizione Pasquale Mobrici – in quella discesa che porta al parcheggio era interrato un grosso tubo delle acque bianche che mai aveva causato problemi in caso di forti piogge. Con i lavori abbiamo constatato, documentato con fotografie e segnalato più volte, che sono stati interrati tubi di diametro nettamente inferiore e che questo avrebbe potuto causare problemi in futuro».
Ora tra parcheggi comunali ridotti di 1/3 e tubazioni nuove, il volto di Grotticelle risulta cambiato. Altri ingenti danni si sono poi verificati all’accesso a mare per disabili di località Petrario a Santa Maria. Il tappetino per disabili posto dal Comune per facilitare l’ingresso in spiaggia appare ora una passatoia malconcia abbandonata su di un fosso scavato dall’acqua e disseminato di pietre appuntite. Il basamento, non c’è più. Anche la fragile spiaggia del Tono, già in balia dell’erosione costiera, porta le ferite del temporale di ieri che ha scaricato oltre 40millilitri di pioggia in poco tempo: le sue acque cristalline sono diventate marroni immediatamente ed i gabbiani, all’arrivo di quel fiume sporco che ha tagliato in due la spiaggia, hanno preso a banchettare.
Dalla giornata di ieri resta nell’aria una domanda, specie fra i turisti increduli per la repentina trasformazione dei luoghi dopo un temporale: quel marrone che ha cambiato il volto del mare di Capo Vaticano è solo fango? Quanti nei giorni addietro hanno assistito alla mancanza di corrente elettrica sul territorio, hanno toccato con mano le difficoltà dello stesso e visto l’intervento degli autospurgo in seguito alla fuoriuscita di fogna in varie zone. I cittadini per primi si aspettavano che in quel frangente i gruppi elettrogeni a gasolio entrassero in funzione per consentire la normale gestione dei depuratori, ma così non è stato. Ora, gli stessi, si domandano se questi gruppi elettrogeni abbiano almeno funzionato ieri sotto il maltempo, scongiurando così il deflusso a mare di liquami non trattati. Bisognerà attendere le verifiche e le determinazioni del Comune, anche in merito ad un eventuale divieto di balneazione che potrebbe scaturire dall’analisi delle acque diventate marroni.