domenica,Novembre 24 2024

Fogna nel mare di Bivona, si brancola nel buio: «Al depuratore Silica è tutto in ordine, non sappiamo cosa sia successo»

Il Comune di Vibo dà conto di un sopralluogo effettuato insieme ai tecnici dell’Arpacal e del Dipartimento ambiente della Regione: «Non abbiamo trovato malfunzionamenti né scarichi abusivi, le cause vanno ricercate altrove»

Fogna nel mare di Bivona, si brancola nel buio: «Al depuratore Silica è tutto in ordine, non sappiamo cosa sia successo»
Il torrente Sant'Anna (estate 2024)

C’è il delitto ma non si trova “l’arma” e neppure chi ha “sparato”. Si potrebbe sintetizzare così la nota che il Comune di Vibo ha diffuso per dare conto del sopralluogo al depuratore Silica, effettuato dopo l’ennesimo e più grave sversamento di liquami fognari nel torrente Sant’Anna, che ieri, in pieno giorno, ha riversato nel mare di Bivona il suo carico nauseabondo.

«A seguito di un sopralluogo congiunto sul depuratore di località Silica, operato questa mattina dai tecnici del Comune di Vibo Valentia, dell’Arpacal e del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, non sono emerse anomalie nel funzionamento dell’impianto». Attacca così la nota dell’Amministrazione Romeo, che per certi versi rappresenta una situazione ancora più grave di quanto appaia nei fatti.

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«Le cause dello sversamento che si è registrato nella giornata di ieri – continua il comunicato – vanno evidentemente ricercate altrove, e su questo fronte l’amministrazione comunale è in prima linea, in stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine, attraverso il comando di Polizia locale; nell’immediatezza dello sversamento, infatti, alcuni tecnici comunali insieme al comandante della Locale hanno risalito il torrente per un lungo tratto, senza però rilevare situazioni da attenzionare».

In altre parole si brancola nel buio: non si sa da dove siano arrivati i liquami e, conseguentemente, non emergono responsabilità chiare sullo sversamento che ha forse definitivamente rovinato l’estate di chi frequenta la fascia di litorale a sud di Vibo Marina.

«Tuttavia – conclude la comunicazione dell’Amministrazione – il Comune di Vibo Valentia, con nota del sindaco Enzo Romeo successiva ad altra nota della Prefettura, ha chiesto al Corap una ulteriore collaborazione nell’ipotesi in cui dovesse verificarsi una situazione di “troppo pieno” anche superiore ai limiti stabiliti dalla convenzione firmata lo scorso 9 agosto, ottenendo dal Corap la piena disponibilità a trattare i reflui nell’impianto di Porto Salvo». Convenzione siglata il 9 agosto scorso – vale la pena ricordarlo – che prevede il collettamento del depuratore Silica a quello di Porto Salvo solo per 4 ore, dalle 10 alle 14, e per un massimo di 400 mc di liquami. Limiti risicati che ora potranno essere superati.
A questo punto viene spontaneo chiedersi a che serva, visto che la causa dello sversamento di ieri, a sentire il Comune, non è stato determinato da una tracimazione dell’impianto a monte.

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