Invecchiamento attivo, “Villa delle rose” sperimenta nuovi modelli
Nei giorni scorsi il corso di Educazione continua in medicina nella casa protetta di Monterosso dedicato all’active aging. Ai corsisti il saluto del direttore generale Asp Angela Caligiuri
«L’Europa e l’Italia invecchiano rapidamente – si legge in una nota -: si prevedono in Italia per il 2025 solo due persone in età lavorativa per ogni anziano. Come si reggerà una società strutturata in questo modo? Puntando sulla speranza di salute, più che su quella di vita».
Relativamente a questi aspetti, la casa protetta “Villa delle rose”, quale provider accreditato del Sistema sanitario regionale, ha intrapreso un «innovativo management gestionale della fragilità dell’anziano strutturato non solo sulla gestione delle cronicità e dei bisogni assistenziali ma anche con l’implementazione di nuovi servizi e di nuove opportunità di cura, di mobilità, di socialità, di informazione, di cultura e di comunicazione».
Scelta supportata da una prima fase di sperimentazione gestionale all’interno della casa protetta, dove la stimolazione multisensoriale (visiva, uditiva, gustativa, olfattiva, affettiva, grafica, tattile e manuale, di benessere personale), e la stimolazione cognitiva hanno condizionato un miglioramento della qualità della vita dell’anziano, con una riduzione significativa dell’uso di farmaci per l’ansia e per la depressione e minore ricorso alle consulenze. Questi risultati – assicurano i responsabili della struttura – si sono associati a una riduzione dei costi dell’assistenza».
Particolarmente apprezzato, l’intervento del direttore generale dell’Asp Angela Caligiuri che ha sottolineato come «l’attenzione alle fasce più fragili, quali gli anziani, sia una linea strategica del mio mandato». In particolare la Caligiuri ha focalizzato due momenti importanti dell’azione sanitaria aziendale: «la costituzione della nuova rete territoriale, per la gestione della cronicità (che prevede l’attivazione di diversi modelli gestionali quali Rsa, Hospice, Riabilitazione estensiva che rappresentano anelli importanti nella filiera della continuità assistenziale e di cui il territorio vibonese fino ad oggi era completamente sguarnito) e la necessità di un’integrazione sinergica pubblico-privato capace di valorizzare le risorse materiali e professionali presenti sul territorio al fine di dare una risposta socio-sanitaria adeguata al fabbisogno».
La coordinatrice della struttura, Maria Grazia Brosio, nel porgere il saluto al direttore generale, ha evidenziato come «la valutazione globale dell’anziano deve porre in essere delle strategie efficaci, basate su interventi multidirezionali, con interventi mirati anche agli asset intangibili in modo tale da poter fornire una corretta risposta alle difficoltà funzionali, motorie e psicoaffettive del soggetto in esame».
I lavori sono stati chiusi dal Direttore di Villa delle Rose Soccorso Capomolla che ha evidenziato come «questi interventi, organizzati e finalizzati – e non già una visione empirica frammentata e di profit – possano contrastare la progressiva compromissione delle abilità residue, favorendo l’inserimento sociale, evitando l’isolamento e l’aggravamento della depressione, riducendo i disturbi comportamentali, facilitando l’incremento di alcune strategie adattative necessarie ad affrontare situazioni stressanti».