Vibo Marina, si apre una voragine sulla centrale banchina Fiume del porto
La profonda apertura ha reso impraticabile un tratto dell’area, all'altezza dello spazio riservato all’attracco degli aliscafi per le isole Eolie. Montesanti: «Rassegnati alla mancanza di soldi e progetti, che brutto destino»
Una profonda apertura si è formata sulla superficie della banchina Fiume rendendo impraticabile un tratto dell’area portuale, all’altezza dello spazio riservato all’attracco degli aliscafi per le isole Eolie, area che è stata prontamente transennata. Un segno evidente della mancanza di manutenzione dell’infrastruttura marittima di Vibo Marina, priva da decenni dei necessari lavori di consolidamento e ammodernamento, anche se la banchina interessata non è fra quelle comprese dai progetti di consolidamento previsti, ma mai attuati, per lo scalo portuale vibonese.
Il finanziamento di 18 milioni di euro atteso da anni e che sarebbe dovuto servire per gli interventi di risanamento e consolidamento delle banchine Pola, Tripoli, Papandrea e Buccarelli pare sia ormai definitivamente evaporato, provocando la reazione del deputato Tucci e del consigliere regionale Tavernise (M5S) che recentemente hanno interrogato il presidente della Regione sul mancato impiego del finanziamento e sulla successiva destinazione dei fondi restituiti all’ente Regione.
Sulla vicenda si è anche espresso lo storico e studioso del territorio costiero Antonio Montesanti che, attraverso un intervento sul suo profilo Facebook, ha rilasciato un caustico commento: «Mentre assistiamo inebetiti ai record macinati dal porto di Gioia Tauro, increduli ai finanziamenti concessi a Crotone e agli investimenti previsti per Corigliano, rimaniamo rassegnati alla mancanza di soldi e progetti per quello di Porto Santa Venere. Che brutto destino quello del nostro porto, che da gioiello del trasporto marittimo nazionale è diventato, dall’istituzione delle Autorità di sistema portuale, un porto irriconoscibile come tale».