Scale mobili, il cantiere riparte
Ad annunciarlo l’assessore comunale Lorenzo Lombardo che, dopo la risoluzione del contratto con la precedente ditta, scommette su una celere realizzazione dell’opera
Ripartono i lavori per la realizzazione delle scale di collegamento tra via degli Artigiani (sul lato opposto del Terminal bus) e la sovrastante via Cristoforo Colombo (proprio alle spalle del plesso scolastico “Don Bosco”). Ad annunciarlo è l’assessore comunale ai Lavori pubblici Lorenzo Lombardo che, tramite una nota, tiene ad informare la cittadinanza dell’avanzamento di «lavori di notevole importanza per la città di Vibo Valentia».
Un’opera, quella in questione, che a parere di Lombardo «riveste un ruolo di rilevanza strategica nello sviluppo urbano, migliorando in maniera significativa il livello dell’accoglienza turistica e soprattutto la viabilità. Questa infatti rappresenterà una concreta e valida alternativa a quanti quotidianamente si trovano costretti a dover raggiungere il centro cittadino con la propria vettura, specialmente nelle ore di maggiore punta, con provenienza dalla frazione Piscopio e da tutto il vasto comprensorio ormai fortemente urbanizzato posto a ridosso del palazzo della Provincia, unitamente alla numerosissima utenza scolastica del Liceo Scientifico, costretta a raggiungere il proprio istituto percorrendo una strada a forte concentrazione veicolare, in assenza di marciapiedi e quindi con tutti i derivanti rischi».
Entrando nella descrizione di aspetti puramente tecnici ed architettonici, l’opera prevede un percorso pedonale costituito da un ampio marciapiede attrezzato con aiuole e panchine, opportunamente dotato di impianto di illuminazione, posto perpendicolarmente a via degli Artigiani, dal quale si diparte la prima delle due rampe meccanizzate, con relativa scalinata di servizio e di sicurezza realizzata in acciaio, munite di pianerottolo intermedio, entrambe poggianti su tre piloni in cemento armato (a loro volta fondati su una serie di pali trivellati). Il tutto sarà completato da una copertura protettiva, anch’essa con struttura metallica, e volta in policarbonato, “determinandosi così un armonico inserimento architettonico ben definito e che contribuirà notevolmente alla riqualificazione dell’intera area”.
Aggiunge Lombardo: «Sotto l’aspetto economico-finanziario è prevista una spesa complessiva di 750mila euro, interamente coperta da apposito mutuo, a suo tempo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti ed ormai in via di estinzione, dovendo in verità rilevare che il progetto esecutivo era stato approvato nell’anno 2006, anno in cui a ricoprire le vesti di sindaco era Elio Costa, e finanziato grazie all’intervento dell’onorevole Antonino Mangialavori la cui onestà e il grande amore per Vibo l’hanno portato ad avere una visione strategica dei problemi del territorio con conseguente propensione verso la ricerca di soluzioni concrete e tangibili di cui oggi beneficiamo».
Da quel lontano mese di febbraio 2006, tale opera è però «giaciuta nel dimenticatoio degli scaffali comunali, in un totale stallo operativo, a causa di lungaggini burocratiche e disattenzioni da parte delle diverse amministrazioni fino ad oggi succedutesi. E’ doveroso rilevare – spiega Lombardo – che soltanto nel mese di luglio 2015, il responsabile del procedimento Claudio Decembrini, sotto le direttive di Elio Costa, ha proceduto alla risoluzione delle ulteriori problematiche insorte, disponendo infine la consegna dei lavori all’Impresa aggiudicataria della gara di appalto, nei confronti della quale però si è dovuto procedere alla definitiva “risoluzione del contratto in danno” a causa del grave ritardo accumulato nell’esecuzione, unitamente ad una serie di inadempienze evidenziate dal direttore dei lavori Carmelo Congestrì».
Si è quindi proceduto allo scorrimento della graduatoria delle imprese a suo tempo partecipanti alla gara, ed infine in data 14 dicembre, «si è proceduto alla stipula del relativo contratto con il nuovo esecutore, individuato nella ditta “Di Madero ascensori Srl” di Somma Vesuviana (Na). Con irrituale tempistica, sono stati contestualmente consegnati i relativi lavori, cosicché a far data da tale giorno, decorrono i primi venti giorni previsti dal cronoprogramma per l’allestimento delle aree di cantiere, dovendosi al riguardo evidenziare che le stesse aree sono state gratuitamente cedute dalle rispettive ditte catastali (Dmc srl di Luciano Francesco; Brosio Nicola e F.lli snc; Lo Bianco Vittoria). Abbiamo dunque dato il via ai lavori – conclude Lombardo -, con l’augurio che venga pienamente rispettata la tempistica assegnata (365 giorni) per la loro corretta ultimazione, che dovrà pertanto avvenire entro il 14 dicembre del 2017».