Vibo, la grande sete non dipende (soltanto) dalla siccità: nella rete idrica si perdono 65 litri su 100
Sistema colabrodo mentre i cittadini fanno i conti con i disagi: dei 512 litri erogati per ogni cittadino ne spariscono 333
La Calabria ha sete ma non è tutta colpa della siccità: nelle reti idriche si perde quasi la metà dell’acqua. I dati della Cgia confermano il paradosso di un sistema pieno di falle che dovrebbe evitare l’emergenza e invece finisce per generarla. Una condizione condivisa, in misure diverse, in tutti i capoluoghi della regione. Vibo Valentia non fa eccezione, con una performance molto negativa sul versante delle perdite.
I numeri della dispersione idrica in Calabria: record negativo a Cosenza
Il record negativo della dispersione idrica spetta a Cosenza: dei 754 litri pro capite al giorno immessi nella rete, ne spariscono 501: il 66,5%. Lo sanno bene i cittadini che spesso si ritrovano con l’acqua razionata o interruzioni serali nelle forniture.
Al secondo posto in questa classifica degli sprechi troviamo Vibo Valentia: dispersione idrica al 65% (nono peggior risultato in Italia). Per ciascun cittadino vengono erogati 512 litri: ne spariscono 333.
Sul podio nella Calabria della grande sete troviamo Reggio Calabria: altra performance tra le peggiori nel Paese. Le perdite arrivano al 57,4%: 583 litri immessi nella rete, 335 scomparsi.
Sempre superiori al 50% le perdite nella rete idrica a Crotone: il capoluogo pitagorico totalizza il 53,5% di acqua dispersa nei “buchi” del sistema (è al 24esimo posto in Italia).
Unico capoluogo con una percentuale di perdite al di sotto del 50% è Catanzaro (42,9%): per 569 litri erogati pro capite se ne perdono “soltanto” 244. È comunque un’enormità, in un contesto in cui la Regione ha dichiarato l’emergenza. Continua a leggere su LaC News24.
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