Morto Carmelo Lo Bianco “Sicarro”, disposto il divieto di funerali pubblici
Aveva 75 anni e soffriva di disturbi cardiaci. Esequie ristrette ai soli familiari. La decisione assunta dalla Questura di Vibo Valentia per tutelare ordine e sicurezza
Non ci saranno funerali pubblici per Carmelo Lo Bianco, detto “Sicarro”, scomparso ieri all’età di 75 anni e considerato un elemento di primo piano della famiglia di ‘ndrangheta attiva a Vibo Valentia. Lo ha stabilito il questore del capoluogo, Filippo Bonfiglio, disponendo un apposito divieto e consentendo la partecipazione alle esequie ai soli familiari.
Lo Bianco è morta in ospedale, al “Pugliese” di Catanzaro, dove si trovava ricoverato da alcuni giorni a causa di un aggravamento del suo stato di salute. Lo stesso soffriva da tempo di disturbi cardiaci. Lo scorso anno gli erano stati concessi gli arresti domiciliari, regime al quale stava scontando 10 anni di reclusione derivanti dalla condanna definitiva scaturita dal processo “Nuova alba”.
Cugino del boss omonimo, soprannominato “Piccinni”, e deceduto nel 2014 in circostanze analoghe nell’ospedale di Parma, lo spessore criminale di Lo Bianco ha indotto la Questura a disporre il divieto di celebrazione in forma pubblica e solenne delle sue esequie a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.