giovedì,Novembre 21 2024

Ricadi, il giorno dopo: facce tese e maggioranza muta dopo il blitz in Comune delle Fiamme gialle. Perquisizioni continuate sino a sera

L'inchiesta riguarderebbe concorsi pubblici e appalti. Secondo quanto trapelato nel mirino degli inquirenti ci sarebbero anche i contratti di lavoro dal 2020 a oggi

Ricadi, il giorno dopo: facce tese e maggioranza muta dopo il blitz in Comune delle Fiamme gialle. Perquisizioni continuate sino a sera
Ricadi, sede del Comune

Facce tesissime in Comune a Ricadi stamane dopo il blitz ispettivo ieri della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. La lunga perquisizione avvenuta in tutti gli uffici, in alcune abitazioni di esponenti della maggioranza e di ex dipendenti comunali, si è protratta fino alla serata di ieri. L’inchiesta riguarderebbe concorsi pubblici e appalti e gli investigatori starebbero procedendo per i reati di falso ed altro. Secondo quanto trapela, all’interno del gruppo consiliare del sindaco Nicola Tripodi qualcuno si aspettava da tempo dei controlli ma a destare maggiore scalpore, specie fra i cittadini, è stata la modalità di arrivo in Comune degli agenti (molti di loro in borghese), la chiusura immediata della sede municipale e la perquisizione di alcuni appartamenti di consiglieri comunali ed ex dipendenti anche fuori Ricadi.

Controlli mirati, dunque, che hanno consentito agli uomini delle Fiamme gialle di acquisire un’ingente mole di documentazione ora sottoposta ad attenti esami. Nulla, nella visita di ieri, è stato lasciato al caso. Neppure, secondo alcune indiscrezioni, i contratti lavorativi emessi dall’ente dal 2020 ad oggi. Dall’insediamento dell’amministrazione guidata da Antonio Tripodi, di fatto, gli avvicendamenti nei vari uffici sono stati molteplici. Appare chiaro quindi che in questa fase gli inquirenti starebbero cercando di ricostruire non soltanto il filone di determinate vicende, ma di individuare le figure apicali della macchina amministrativa che nel tempo sono state diverse. Dopo il blitz di ieri tutta la squadra di Tripodi ha deciso di rimanere in silenzio totale da stamane, evitando perfino un accenno di saluto in entrata o in uscita dal Municipio.

La tensione che si taglia col coltello fa comprendere che, sebbene qualcuno avesse previsto l’arrivo in Comune della Guardia di finanza, nessuno si sarebbe aspettato un’ispezione così capillare perfino nelle abitazioni private dove sarebbero stati rinvenuti documenti che avrebbero dovuto rimanere all’interno della sede municipale. Per il momento la Guardia di finanza di Vibo Valentia, che ha nel mirino la gestione finanziaria dell’ente, intende mantenere stretto riserbo sulla faccenda, ma la sensazione generale è che tutto questo silenzio durerà poco.

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